Doveva essere una donazione al Comune di Itri per festeggiare i 100 anni di attività, ma ciò che hanno scoperto durante i lavori ha sconvolto tutti: la fontana Gioacchino Murat è stata deturpata in un precedente intervento. A fare la scoperta è stata la ditta Dr Costruzioni, che si è offerta per restaurare l'opera, per l'appunto in concomitanza con il centenario della società e per fare un regalo all'intera comunità di Itri. Eppure, come spiega la stessa ditta, quelli che sembravano "semplici" lavori di pulitura hanno portato alla luce «il disastro» fatto in passato. Dalle verifiche eseguite, infatti, è scaturito che in precedenti interventi sono state apportate «reintegrazioni non adatte» tra cui strati di impermeabilizzazione di cementi non conformi all'opera oltre che ricostruzioni integrali con materiali «non facilmente identificabili». Immediata la comunicazione al Comune che, come detto, si è attivato tramite l'assessore Serena Ciccarelli per contattare la Soprintendenza. Ed è proprio dall'assessore che ora viene diffusa la notizia, anche per informare la cittadinanza: se ancora oggi la fontana è transennata non è colpa della ditta. Al contrario, è proprio grazie alla società che si è fatta questa scoperta. La problematica, secondo quanto rilevato dalla Dr Costruzioni, riguarda il materiale impermeabilizzante a base di cemento, che sembra sia stato colato sul manufatto compromettendo le caratteristiche originali dell'opera. Ed è soltanto grazie alla sinergia con la Soprintendenza che si è potuto dare il via ad una serie di prove tecniche per individuare un sistema efficace così da rimuovere buona parte "gli errori" commessi durante un precedente intervento di un'altra ditta, preservando però il manufatto. Ad oggi si è riuscito a porre rimedio alla maggior parte di queste criticità, ma sarebbe necessario conoscere quali sono stati gli interventi autorizzati in precedenza «e che hanno portato a questa disastrosa situazione».
La storia
Cemento nella fontana Gioacchino Murat a Itri: è giallo
Itri - La ditta Dr Costruzioni decide di regalare il restauro del manufatto e durante i lavori scopre il "disastro": arriva la Soprintendenza