Il caso
15.06.2024 - 18:31
Non bastassero i dati nazionali che parlano di 2.700 attività chiuse in Italia in quattro anni. A Sonnino, a minacciare la sopravvivenza dell’edicola di piazza Garibaldi, ci si mettono pure le pallonate. Con la chiusura delle scuole infatti, i ragazzi che non hanno più lezioni, si riversano in piazza per giocare a pallone. Se da una parte è pure giusto e bello che i bambini giochino ancora per strada, dall’altra è anche vero che ciò è poco conciliabile con la presenza dell’edicola ma anche per la convivialità della stessa piazza dove il rischio pallonate rende impossibile sedersi e fruire del belvedere anche a chi vuole passeggiare. Tornando al problema dell’edicola, i due proprietari dell’attività si ritrovano addirittura costretti a dover chiudere tra le 10 e le 11 proprio per evitare di essere presi a pallonate e che il pallone provochi dei danni. Nel recente passato si sono ritrovati giocattoli rotti, mentre ieri mattina è toccato ad un pannello della porta sfondato (già rotto e riparato in passato). È il signor Saverio Palazzi a spiegare: «Purtroppo la situazione è insostenibile. Io e mia moglie ci troviamo costretti a dover chiudere alle 10 di mattina per evitare una sorta di bombardamento di pallonate. Non siamo solo noi a lamentarci ma anche gli altri cittadini che non possono fruire della piazza per la paura di essere colpiti. Noi campiamo le ragioni dei bambini che vogliono giocare e sfogarsi, ma non campiamo perché non vadano a farlo nel campetto attrezzato a un centinaio di metri. Purtroppo anche gli agenti di Polizia Locale passano indifferenti. Solo un Vigile, quando è di turno, riprende questi bambini richiamandoli all’ordine. Per noi diventa difficile andare avanti così. Già le vendite dei giornali sono ai minimi storici e in calo continuo, se poi neanche possiamo stare aperti, l’impresa diventa davvero insostenibile». Uno sfogo autentico e comprensibile per chi vede la pensione ancora lontana visto che alla signora Fiorella Santoro, titolare dell’attività da 14 anni, 57 anni d’età, mancano ancora 8 anni di contribuzione ma farli così a Sonnino è davvero dura. Proprio lei invoca le istituzioni: «Chiediamo un intervento con un regolamento da parte del Comune, cui facciamo presente magari di pensare anche ad un raddoppio del servizio di pulizia del bagno pubblico vicino all’edicola per evitare che da lì si possa propagare tanfo». Nella vicina Priverno, per problemi similari in piazza Giovanni XXIII è stato affisso il cartello di divieto di giocare a calcio.
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