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Tennis, Roland Garros

Sinner è una macchina perfetta: tre set a zero a Rublev e quarti di finale

Ancora una prestazione da incorniciare per il tennista azzurro: ora Bublik

Sinner è una macchina perfetta: tre set a zero a Rublev e quarti di finale

Sinner e Rublev prima del match

Parigi – La perfezione appartiene al “rosso” di San Candido, per l'11esima volta nei quarti di finale di uno Slam. Jannik Sinner è un “TGV” che va più veloce di quelli veri, di quelli che anno male, al russo Rublev, come agli altri giocatori di questo circuito che da 52 settimane vedono il nostro Jannik Sinner lì sopra, a guardare tutti dall'alto in basso: 6/1 6/3 6/4 in due ored di gioco e via di corsa ai quarti di finale di questo Roland Garros dove mercoledì 4 giugno affronterà Bublik.
La partita – Il primo set era un inno alla perfezione, un po' come lo era stato quello con Lehecka al terzo turno. Annullate le prime ed uniche palle break (15-40) ad inizio set, Sinner metteva il “pilota automatico”, trovando modo e tempo di andare in un amen sul 5-0, prima di chiudere 6/1 in trenta minuti di gioco. Il break del terzo gioco del secondo set, era una sorta di inno allo scoraggiamento da parte di un Rublev, incapace di far male al tennista azzurro. Dal 3-1 al 6/3 era, tanto per cambiare, un gioco da ragazzi con Sinner che certificava a più del 90% i punti con la prima di servizio, trovando modo e tempo per trovare il secondo break al nono gioco: 6/3 in 40' e due set a zero per Sinner. Nel quinto gioco del terzo set, servendogli al corpo, Sinner annullava la terza palla break (non ne concedeva una dal primo game, ndr) dell'incontro al russo, chiudendo poi al primo vantaggio: 3-2. Sinner continuava a lasciare qualcosa al suo avversario (recupero da 0-30 al sesto gioco del russo, ndr), ma con soluzioni fuori di millimetri. Andava, però, al cambio di campo prima sul 4-3 e poi sul 5-4. Il break decisivo era il decimo: Rublev serviva bene, ma non bastava, perché Sinner si dimostrava “animale” da terra rossa, chiudendo set e match: 6/1 6/3 6/4 in due ore di gioco.
Le parole di Sinner - “Ci conosciamo benissimo, abbiamo giocato contro più volte e in una partita tre su cinque possono cambiare repentinamente. Sono felice di averla chiusa in tre ed è bellissimo averlo atto davanti a questo meraviglioso pubblico, che mi sostiene sempre alla grande. Cerchiamo sempre di provare qualcosa di diverso, per migliorare ed è stata anche oggi (lunedì 2 giugno, ndr) una bella prestazione. Dentro di me c'è una tempesta, ma il tennis è molto mentale e, quindi, cerchi sempre di un mostrare nulla ai miei avversari. Quando ero più giovane, la tempesta la mostravo, oggi un po' meno”.

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