Volley, il fatto
08.10.2025 - 18:20
Le nazionali al Quirinale
Le nazionali italiane di pallavolo, femminili e maschili, reduci dal doppio trionfo ai Campionati del Mondo 2025, sono state ricevute oggi al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un incontro dal forte significato, che conferma ancora una volta la vicinanza e l’apprezzamento del Capo dello Stato verso la pallavolo e più in generale verso lo sport italiano.Con questa giornata si chiude, dunque, il percorso di due squadre che hanno saputo emozionare milioni di appassionati con le loro imprese sportive, entrando di diritto nella storia dello sport italiano e mondiale.
Il primo a prendere la parola è stato il presidente del CONI Luciano Buonfiglio, che ha dichiarato: “Signor Presidente è sempre un piacere essere qui per l’accoglienza che sempre dimostra verso il mondo dello sport. È la terza volta che sono qui in 100 giorni, ma l’emozione è sempre la stessa.La pallavolo, la FIPAV, ha compiuto una cosa straordinaria. Siamo qui perché è lo sport italiano che merita e che si fa valere nel mondo. Le immagini che abbiamo appena visto raccontano tutte le emozioni che ci hanno trasmesso le ragazze e i ragazzi nei loro percorsi. Quello che hanno fatto le nazionali femminili e maschili è straordinario, per la prima volta, due nazionali hanno vinto nello stesso anno i mondiali”.
A nome delle nazionali azzurre hanno preso poi la parola il presidente Giuseppe Manfredi, i commissari tecnici Julio Velasco e Ferdinando De Giorgi, la capitana Anna Danesi e il vice capitano Simone Anzani.
Giuseppe Manfredi: “Gentile Presidente, la ringrazio di cuore per averci accolto ancora una volta in questo luogo che è simbolo dell’unità, della storia e dell’identità del nostro Paese. Essere ricevuti al Quirinale è un onore immenso; quando questo accade significa che è stato fatto qualcosa di rilevante per l’Italia e per gli italiani, e lo è ancor di più quando sono invitate due Squadre Nazionali che hanno scritto una pagina indelebile nella storia dello sport italiano. In questo anno 2025 l’Italia ha compiuto un'impresa straordinaria: conquistare il titolo mondiale sia con la Nazionale maschile che con quella femminile”.
Julio Velasco: “Caro Presidente, per noi è un enorme orgoglio essere qui. Quando il Presidente della Repubblica ci riceve vuol dire che tutta l’Italia ci riceve. Per noi si tratta di un’importante giornata, soprattutto in un momento storico dove le divisioni, purtroppo la fanno da padrona. Credo che però lo sport possa difendere una cultura democratica e convivere con la diversità. La squadra femminile credo sia un modello da seguire e ammirare”
Ferdinando De Giorgi: “Buongiorno a lei Presidente e grazie a tutti voi per questo invito speciale. Sono felice di essere di nuovo alla sua presenza qui insieme con la squadra, lo staff e i dirigenti dopo una breve pausa di riflessione post olimpiadi. Devo dirle in piena sincerità che lei, caro Presidente è diventato il nostro motivatore. Prima di partire per le Filippine – all’interno del nostro percorso formativo di squadra - abbiamo visto il video con il discorso fatto dal nostro capitano Giannelli nell’occasione del mondiale vinto nel 2022 che finiva con l’auspicio di vederla ancora il prima possibile. Questa è stata la prima nostra spinta motivazionale”.
Anna Danesi: “Signor Presidente a nome di tutte le mie compagne di squadra intendo ringraziarla sinceramente per questo invito e per l’accoglienza che ci ha riservato oggi in una cornice straordinaria. Per noi non si tratta di una prima volta ma le emozioni che derivano dall’incontrarla oggi sono nuove e genuine, forse dettate dalla costante attenzione con cui guarda al mondo dello sport, e per la passione autentica che ha sempre dimostrato nei confronti della pallavolo. Lei la conosce, La segue e La ama: per noi, questo significa moltissimo”.
Simone Anzani: “Egregio Presidente Mattarella, la ringrazio per aver, come in altre occasioni, voluto celebrare e accogliere le nostre vittorie in questa sala, esaltando il nostro sport e il nostro movimento.Oggi ho l’onore di essere qui davanti a lei a parlare anche in nome del Capitano Simone Gianelli che per impegni con il proprio club di appartenenza non è potuto essere presente, e portare i saluti anche di Roberto Russo e Yuri Romanò che per il medesimo motivo non sono qui con noi oggi”.
Dopo l’intervento di Simone Anzani c’è stato il momento di consegna dei doni al Capo dello Stato. Anna Danesi insieme a Simone Anzani hanno donato al presidente Mattarella, tra le altre cose, le medaglie vinte ai Mondiali.
A seguire c’è stato l’intervento del presidente Sergio Mattarella: “Bentornati. Vi ringrazio per i doni che conserverò con grandissima cura. Le medaglie sono vostre, le portate con orgoglio, e deve essere una sensazione straordinariamente coinvolgente. Siete stati formidabili, complimenti e grazie ancora per le emozioni che avete trasmesso. Siete stati seguiti in maniera appassionata da tutti gli italiani, da tutto il Paese. Vorrei estendere il saluto a chi non può esser stato presente oggi qui con noi, al capitano Simone Giannelli, che ringrazio per la lettera inviatami, a Myriam Sylla, Ad Alessia Orro, a Roberto Russo e a Yuri Romanò. Sono molto contento per la presenza di Daniele Lavia, che ha partecipato anche lui al Mondiale con cuore e mente. Il percorso di queste due squadre è stato straordinario e pieno di fascino. Ringrazio tutti gli staff per la grande opera di accompagnamento, così come ringrazio i due commissari tecnici Julio Velasco e Ferdinando De Giorgi, per l’impegno e per quello che hanno messo in campo, fuori dal campo per poter far arrivare gli atleti nel miglior modo possibile, e anche soprattutto per l’estrema lucidità avuta durante i vari time out”.
Le azzurre e gli azzurri, accompagnati dai rispettivi staff, dal presidente del CONI Luciano Buonfiglio, del segretario Generale Carlo Mornati e dal presidente federale Giuseppe Manfredi, sono stati accolti all’interno del Salone delle Feste del Palazzo del Quirinale dal Capo dello Stato. Presente in platea anche il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi.
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