Heinz Beck sta alla cucina come Diego Armando Maradona può stare al calcio. A Roma lo chef pluristellato è diventato un Re da 20 anni a questa parte. E’ rimasto folgorato dall’Italia. Qui il suo talento è esploso, qui si è innamorato e poi ha conosciuto e sposato una donna siciliana. La Germania rappresenta l’infanzia, l’adolescenza, l’inizio di un mestiere, un pezzo di cuore, l’Italia è diventata l’esaltazione del suo Io, è tutto il resto, è stata una scoperta continua e lo è anche oggi, grazie anche a quel ritmo quotidiano e a quell’atmosfera che solo una città maggica - sì con due g come dicono a Roma - sa regalare.
Le tre stelle Michelin e le tre forchette del Gambero Rosso che lo hanno proiettato nell’Olimpo della cucina, è come se fossero collezioni di tanti palloni d’oro o di Champions League da mettere in bacheca. In cucina Beck prima di tutto studia, prepara ed elabora. Ma anche sperimenta e infine conquista. Per un piatto ad esempio ci può essere anche un anno di preparazione, oppure di più come per una gara sportiva o un Olimpiade.
Dalla cucina del ristorante La Pergola a Monte Mario, lo chef più famoso del mondo è come se avesse un osservatorio privilegiato. Si vede Roma, San Pietro, uno scorcio della copertura dello Stadio Olimpico, i pini, il Tevere. Italia Germania è una classica, è una di quelle partite che hanno segnato generazioni, da sempre. Quelle dei nostri nonni negli anni Settanta, dei nostri genitori negli anni Ottanta e ora noi.
Lo chef tedesco è in viaggio, sta tornando dal cuore della Toscana e da Heinz Beck Seasons at Ristorante Castello di Fighine. In questi giorni di grande attesa e da quando il quarto di finale degli Europei è diventato Italia-Germania, la madre di tutte le partite, ha ricevuto moltissime telefonate. Lo cercano giornali, radio, televisioni e lui risponde con una rara e unica educazione e l’umiltà del campione. Beck nei giorni scorsi ha detto che in campo a Bordeaux scendono anche due culture diverse: quella dell’olio italiano e quella del burro tedesco, un modo per sottolineare una delle tante differenze che c’è tra Italia e Germania.
Chef buon pomeriggio. Domani sera c’è Italia Germania per chi fa il tifo?
«La Germania rappresenta la mia nascita, l’Italia il mio cuore. Mi auguro che vinca il migliore. In ogni caso si soffre comunque».
Italia Germania è diventata una classica del calcio. Se fosse un piatto quale sarebbe?
«Allora...gamberi rossi e pesce San Pietro su crema di grana padano e infuso di peperoni».
Senta se vince l’Italia che succede?
«Eh...mi prendono in giro per una settimana, soprattutto gli amici e forse anche qualcuno del mio staff... Ho sposato una donna italiana e alla fine dico che forse è meglio che vinca l’Italia».
Lei all’Ansa ha detto che Florenzi è un suo vicino di casa e che vive lo sport anche se non lo pratica proprio dai racconti di Florenzi.
«Sì ad Alessandro gli auguro un grande bene, mi farebbe piacere vederlo segnare magari come ha fatto con il Barcellona con quell’eurogol da centrocampo. E’ giovane e sarebbe bellissimo che Roma si ritrovi un grande campione come lui. E ripeto, brinderei ad un suo gol con l’affetto che ho per un amico».