L'evento
01.11.2023 - 22:00
Sontuosa la XXXXVII edizione del Roma Jazz Festival dal titolo ‘Transition', quest'anno in programma dal 2 al 26 novembre nelle tre location dell'Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, Casa del Jazz e Monk Roma. Tra i nomi eccellenti maestri indiscussi come John Scofield e gli Yellowjackets, musicisti visionari come Avishai Coen e MonoNeon, la voce straordinaria dell'America Black Judith Hill, lo spiritualismo cosmico di Nduduzo Makhathini, il ‘persian chamber jazz' di Eishan Ensemble e l'art pop dal sapore nordeuropeo di Jan Bang&Eivind Aarset Trio. E ancora, l'avanguardia femminile di Anaïs Drago, Ilaria Capalbo e Cecilia Sanchietti e le esplorazioni rock di Vincent Peraini e Francesco Bearzatti. Per i più piccoli, le fiabe jazz e il gran finale con un trio d'eccezione guidato da Shabaka Hutchings.
Il tema di questa edizione è così spiegato dal direttore artistico Mario Ciampà: "In un mondo dove la ‘transizione' ecologica, tecnologica, economica e sociale rappresenta una delle principali priorità, la musica jazz, sempre attenta ai cambiamenti, non poteva che generare un'ulteriore transizione stilistica. Oggi, la linea di demarcazione tra jazz, musica elettronica, musica contemporanea, musica popolare, rap o pop è diventata sempre più sottile e sfumata".
Il festival si apre il 2 novembre ore 21 alla Sala Petrassi nell'Auditorium Parco della Musica con uno dei chitarristi più influenti di tutti i tempi, John Scofield, in trio con Vicente Archer al basso e Bill Stewart alla batteria, per presentare live alcuni brani di ‘Uncle John's Band', il nuovo album appena uscito.
Il 3 novembre, sempre alla Sala Petrassi, il leggendario bassista e visionario compositore Avishai Cohen, per molti anni al fianco di Chick Corea: anche lui in trio, dove spicca la giovanissima batterista Roni Kaspi, per un concerto incentrato su uno dei suoi ultimi album, ‘Shifting Sands', un progetto nato nella sua Gerusalemme durante la pandemia. Fra gli appuntamenti più attesi, il 4 novembre, il concerto della cantante e chitarrista californiana Judith Hill, ‘voce stellare e potente' come l'ha definita l'autorevole rivista ‘Rolling Stone', grazie all'esplosivo mix di soul vecchia scuola, funky psichedelico, rock-blues e jazz. L'artista, il cui primo album è stato prodotto da Prince, ha iniziato la carriera come corista di Stevie Wonder e Michael Jackson. Per i concerti dedicati ai più piccoli, torna ‘Fiabe Jazz', un format/spettacolo di teatro e musica proposto da ‘Teatro Popolare d'Arte', che rilegge alcune delle fiabe più celebri al ritmo di jazz. Due gli appuntamenti mattutini alle ore 11 presso il Teatro Studio in Auditorium, il 5 novembre con ‘Kappuccetto Rosso' e il 18 novembre con ‘Cenerentola Rock'. A completare la programmazione per i più piccoli, il concerto della Jazz Campus Orchestra, ensemble di giovanissimi talenti diretto da Massimo Nunzi, il 12 novembre ore 11 sempre al Teatro Studio, con replica il 19 al Monk: ‘Piccola storia del jazz tascabile per ragazze e ragazzi' è un affascinante viaggio nella storia del jazz, fra il racconto di divertenti aneddoti e l'esecuzione dei brani più celebri dei grandi maestri, da Louis Armstrong a Duke Ellington, da Dizzy Gillespie a Charlie Parker. Info: www.romajazzfestival.it
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