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Dietro le quinte

La sfida accettata da Clemente Pernarella in scena al Fellini

L'attore: "Sono onorato di essere stato invitato al progetto"

La sfida accettata da Clemente Pernarella in scena al Fellini

Una sfida che non tutti gli attori accetterebbero a cuor leggero. Richiede coraggio e grande professionalità: l'interprete sul palco apre una busta sigillata che contiene un testo che non ha mai letto ma deve condividerne il contenuto con il pubblico. Non ci sono state mai prove, non esiste una regia. Ci sono solo una sedia, un tavolo, due bicchieri. E tutto il coraggio, la leggerezza, l'intraprendenza, l'ironia e l'intelligenza di chi è pronto ad affrontare l'impresa. La motivazione è forte: la costituzione di un fondo - e nel caso specifico di "Un anno per la libertà di scrittura" - finalizzato alla creazione di una residenza di drammaturgia. Un fondo rivolto a giovani autrici e autori iraniani, da svolgere in Sardegna nella prossima estate in collaborazione con Italian and American Playwrights Project.
È questo il dietro le quinte di quanto accadrà venerdì 5 aprile, alle ore 21, al Fellini di Pontinia. L'attore che ha accettato la sfida è Clemente Pernarella, e il testo in questione - "White Rabbit Red Rabbit" - è firmato da Nassim Soleimanpour. Ventinove anni di età, Nassim lo ha scritto nel 2019 quando non aveva alcuna possibilità di comunicare con l'esterno del suo Paese. Da marzo 2023, il testo "si è messo al servizio della drammaturgia, della libertà di scrittura e del dialogo", prodotto per l'Italia da da 369gradi.
"Sono onorato di essere stato invitato a partecipare al progetto e allo stesso tempo terrorizzato. Non so nulla di quello che dovrò fare in scena, sono però convinto che sul palcoscenico un attore, come tutti noi nella vita, debba mettersi costantemente in discussione e, se necessario, attraversare situazioni critiche per crescere. Del resto la crisi è il punto di partenza di ogni processo artistico". Tutte le risorse derivanti dalla presentazione dello spettacolo, al netto dei costi vivi e di cachet degli interpreti, andranno a costituire quel fondo, che potrà essere implementato anche da donazioni liberali e donazioni via art bonus.

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