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L'evento

Una folla per Patrick Zaki, ospite di Amnesty International Latina

Tanti giovani e tante persone hanno scelto di ascoltare la storia dell’attivista. L’evento organizzato dal Gruppo di Amnesty Internationa

Una folla per Patrick Zaki, ospite di Amnesty International Latina

Foto Roberto Silvino

La sala del Museo MUG fa fatica a contenere le persone che questa sera hanno scelto di venire a sentire Patrick Zaki, venuto qui a Latina grazie all’evento “Io mi attivo”, organizzato dai gruppi giovanili di Amnesty International.
C’è la sagoma di Patrick che per anni è stata nella biblioteca di Latina. Oggi Zaki è libero, ha appena terminato sul suo dottorato alla Normale di Pisa, si è sposato e vive a Bologna. Racconta la sua storia, dall’arresto, quando gli hanno tolto il suo computer, il cellulare, gli occhiali. Di quando ha subito violenze fisiche, torturato con l’elettricità. Quattro prigioni a Mansurq, stanze piccole con sessanta persone. Poi il passaggio nella prigione del Cairo, i servizi igienici che scarseggiano, il totale annientamento della persona, negandogli anche il permesso di comunicare con la sua famiglia. La grazia di Al Sisi ricevuta nel 2023 è stata la fine di un incubo, lunghissimo e buio, di questo ragazzo che è un simbolo di libertà e di resistenza.

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