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Donne al Centro, l’arte contemporanea si schiera contro la violenza: a Latina una grande mostra diffusa con 22 artiste

Da oggi l’isola culturale di Mad apre tre spazi espositivi per un percorso artistico corale sulla condizione femminile. D’Achille: “Un dialogo, non una commemorazione”

Donne al Centro, l’arte contemporanea si schiera contro la violenza: a Latina una grande mostra diffusa con 22 artiste

Una città intera trasformata in un racconto corale al femminile. Con Donne al Centro, una grande esposizione diffusa di arte contemporanea, Latina dedica un mese intero alla sensibilizzazione contro la violenza di genere attraverso le opere di ventidue artiste italiane e internazionali.
Un progetto che si espande nel cuore della città, coinvolgendo tre luoghi simbolici dell’isola culturale di Mad.

Il primo appuntamento è oggi, sabato 15 novembre alle ore 17:00 al Circolo Cittadino Sante Palumbo in Piazza del Popolo; segue, domenica 16 novembre alle 16:00, l’inaugurazione della sezione espositiva presso Valore Donna in via Gioberti 2. Dal 1º dicembre anche la Libreria Feltrinelli, sulla Scala Rossa, ospiterà una personale dell’artista Silvia Stan all’interno della rassegna Manga on Paper.

La mostra nasce dall’iniziativa della giornalista Mariassunta D’Alessio, vicepresidente del Circolo Cittadino, e di Valentina Pappacena, presidente di Valore Donna, che hanno chiesto a Mad Museo d’Arte Diffusa di creare un progetto espositivo centrato sulle donne e sul loro vissuto. Alla rete ha aderito anche Veronica Pedullà, direttrice della Libreria Feltrinelli, che inserisce l’esposizione nel calendario degli eventi dedicati al 25 novembre.

Il curatore Fabio D’Achille sottolinea che non si tratta di una mostra commemorativa, ma di un percorso artistico che vuole generare dialogo e consapevolezza: l’arte diventa uno spazio di confronto, un linguaggio che parla di resistenza, di quotidianità, di identità ferita e ricostruita.

Le opere affrontano la violenza di genere come filo rosso, ma guardano oltre: raccontano relazioni, simboli, sogni, anatomie, frammenti di paesaggio, legami con la natura. Un tentativo di trasformare il dolore in linguaggio visivo e la fragilità in forza condivisa.

Le ventidue artiste in mostra, ognuna con almeno due opere, sono: Paola Acciarino, Germana Brizio, Ornella Boccuzzi, Antonella Catini, Raffaella Caminiti, Alessandra Chicarella, Natascia Conforto, Marianna Galati, Maria Rita Laurenti, Marina Mangiapelo, Mariam Manukyan (Armenia), Monica Menchella, Roberta Modena, Marta Paladini, Alena Panchishin (Ucraina), Gisella Raimondi, Ersilia Sarrecchia, Silvia Stan, Catalina Stan (Romania), Marcela Szurkalo (Argentina), Fabiana Tornesi e Piera Vertecchi.

Tre luoghi, ventidue voci e un unico messaggio: mettere al centro le donne, la loro libertà e il loro diritto a non subire più violenza. Un percorso che intreccia arte, impegno sociale e cultura, trasformando Latina in uno spazio collettivo di consapevolezza e memoria viva.

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