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Il caso

Accorpamento dei plessi Bianchini e Filosi, il Pd: "Sarà un mega istituto ingestibile"

I consiglieri Chiumera e Cervelloni contrari all'unione programmata dalla Regione Lazio

Accorpamento dei plessi Bianchini e Filosi, il Pd: "Sarà un mega istituto ingestibile"

L’accorpamento programmato dalla Regione Lazio anche per due istituti scolastici di Terracina, nello specifico l’Istituto Professionale Statale Alessandro Filosi e l’Istituto Tecnico Statale Arturo Bianchini, continua a suscitare molte polemiche sia negli ambienti scolastici che a livello politico. Da più parti è vista come una scelta controversa e che non porterà benefici a nessuno. Si è già dichiarato apertamente contrario il referente locale di Azione Arcangelo Palmacci e si dicono tutt’altro che d’accordo i consiglieri comunali del Partito Democratico Pierpaolo Chiumera e Daniele Cervelloni: «Terracina è stata per l’ennesima volta dimenticata da questo centrodestra - accusano in una nota -. Ci rendiamo conto che la Regione è sempre impantanata in guerre tra bande e, in questo caso, a farne le spese sono i nostri ragazzi».
Quattro i punti che, secondo il PD, vanno sollevati per avere un quadro delle conseguenze per i due plessi: perdita dell’identità scolastica; un “mega istituto” ingestibile; contrazione degli organici; decisione politica contestata. «L’accorpamento dei due istituti porterà inevitabilmente alla perdita della specificità educativa e dell’offerta formativa di ciascuna scuola - scrivono Chiumera e Cervelloni -. L’unione delle due realtà scolastiche darà vita a un’unica dirigenza incaricata di gestire un istituto con un numero di studenti ben oltre i 1200, soglia massima prevista». Qui si andrebbe incontro «a una grande mole di lavoro amministrativo e alla difficoltà di garantire una gestione adeguata alle esigenze didattiche di un’utenza così ampia e diversificata. Un altro punto critico è la possibile riduzione del personale docente e amministrativo, con un conseguente impoverimento delle risorse umane a disposizione e un impatto diretto sulla qualità dell’insegnamento».
La giunta Rocca, agli occhi del PD, avrebbe «sconfessato» le parole del consigliere provinciale e presidente del Consiglio comunale di Terracina, Luca Caringi, e dell’assessore Sara Norcia, «che si erano espressi - conclude la nota - vantandosi del lavoro svolto nel mantenimento dello status scolastico a Terracina».

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