L’iniziativa promossa dal Partito Democratico
06.12.2025 - 11:00
L’invito, di fatto un “esperimento”, ha ottenuto il riscontro che sperava in primis il Partito Democratico come promotore dell’iniziativa andata in scena nei giorni scorsi nei locali della “Scuderia” di Rampa Braschi a Terracina: una grande partecipazione di cittadini e la certezza che se ne organizzeranno altre per volontà di tutti. Questo il resoconto del primo incontro del percorso pubblico dal titolo “5 Domande per Terracina - La città chiede, la politica ascolta” che ha visto presenti, oltre ai rappresentanti del Pd, Pierpaolo Chiumera e Daniele Cervelloni, Gabriele Subiaco di Europa Verde, Gaia Pernarella di Sinistra Italiana, Alessandro Di Tommaso di Progetto Terracina, Emilio Marigliani del Partito Liberaldemocratico (assente il referente di Azione, Arcangelo Palmacci, per il contemporaneo congresso del partito).
Questa la motivazione dell’evento: “Terracina vive un momento complesso: servizi che non funzionano, spazi pubblici che si deteriorano, scelte amministrative che da anni non riescono a dare risposte ai cittadini - avevano scritto dal Pd nell’annuncio rivolto alla città -. In questa situazione il ruolo delle associazioni, siano esse culturali, sociali, sportive, ambientali, giovanili, e dei cittadini tutti, è diventato ancora più centrale. L’iniziativa è pensata per riportare al centro la voce dei cittadini e ricostruire un dialogo autentico tra politica e comunità”.
La risposta del pubblico non è mancata e si è manifestata con una partecipazione attiva e un clima che, per molti, mancava da tempo. Non semplici spettatori, ma cittadini che hanno preso parola, reagito, posto domande e condiviso idee. Un segnale evidente di una comunità che cerca di riprendersi il proprio spazio di partecipazione. Il confronto tra le forze politiche presenti è stato schietto, diretto, senza filtri. Toni franchi ma rispettosi, che hanno messo in luce divergenze ma anche punti di possibile convergenza. In più di un intervento si è sottolineato che, pur in un contesto politico cittadino «spesso polarizzato - è emerso -, esistono comunque spazi concreti per discutere insieme dei problemi reali di Terracina, soprattutto quando il confronto si sposta dai simboli ai contenuti».
Molti partecipanti hanno apprezzato in particolare la disponibilità delle forze politiche a proseguire il percorso: la prospettiva di futuri incontri tematici più specifici è stata accolta come un’occasione per approfondire nodi strategici della città: dalla gestione dei servizi alle infrastrutture, dalla pianificazione urbana alle politiche sociali. Nell’occasione si è percepito qualcosa che in città da tempo sembrava smarrito: la possibilità di «un dialogo costruttivo - è stato rimarcato -, dialettico ma riconciliativo, capace di mettere al centro non gli equilibri tra schieramenti ma il benessere dell’intera comunità».
Se il primo appuntamento aveva l’ambizione di “aprire una porta”, l’impressione generale è che si sia andati oltre, aprendo un varco più profondo.
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