Piacenza-Latina 3-2 (18-25; 25-23; 24-26; 25-21; 15-12)
Wixo Lpr Piacenza: Clevenot 23, Di Martino 3, Fei 24, Marshall 9, Yosifov 11, Baranowicz 3; Manià (L), L.Giuliani (L), Cottarelli 1, Parodi 9, Alletti 1, Kody, Hershko.Allenatore:Giuliani
Taiwan Excellence Latina: Starovic 20, Savani 15, Le Goff 7, Sottile 6, Ishikawa 22, Rossi 7; Shoji (L), De Angelis, Gitto. Ne: Corteggiani, Huang, Kovac. Allenatore: Di Pinto
Arbitri: Goitre, Boris
Note:Durata set: 25‘, 28‘, 28‘, 26‘, 20‘; totale 2h07'; Piacenza: battute vincenti 7, battute sbagliate 15, muri 14, errori 26, attacco 50%; Latina: bv 6, bs 17, m 11, e 22, a 51%
E sono cinque. Tanti i tie break persio in questa stagione dalla Taiwan Excellence Latina. L'ultimo, in ordine di tempo, ieri sera a Piacenza.
A fare la differenza, in casa della Wixo Lpr Piacenza, il francese Trevor Clevenot e, soprattutto, Simone Parodi, che ad un certo punto Alberto Giuliani ha lanciato nella mischia al posto di un evanescente Leonel Marshal, trovando modo e tempo per pescare il classico asso nella manica. Un punto, quello di ieri sera, che non solo lascia molto amaro in bocca a Latina, ma che di fatto cambia poco o nulla nella classifica degli uomini di Di Pinto, lontani ancora anni luce dall'ultimo posto disponibile per i play off. Ma se proprio vogliamo trovare il bicchiere mezzo pieno, c'è da dire che la squadra è tornata a lottare, a fare di necessità virtù (ieri sera, ancora una volta, Di Pinto ha dovuto fare a meno di un giocatore, comunque, importante come Maruotti, pagando a caro prezzo la fatica che Ishikawa si è dovuto sobbarcare, giocando cinque set) e, comunque, a giocarsela sino in fondo.
La cronaca - Attenta, cinica e spietata al punto giusto. Latina, pronti via, si faceva notare per il vestito più bello, per una difesa d'altri tempi e per un contrattacco degno di tale nome. Gli emiliani, storditi da tutto questo, trovavano difficoltà a fare breccia nel sestetto di Di Pinto, pronto a gettare nella mischia Ishikawa. Nel primo parziale, però, filava tutto liscio. In battuta, come nel resto dei fondamentali e con un muro che, ad un certo punto, finiva per sporcare tutto e più di tutto degli attacchi dei padroni di casa. Il 18-25 finale del primo parziale era il fotogramma più nitido uscito fuori da una macchinetta, al momento, perfetta: quella della Taiwan Excellence.
Tutto bello, forse anche troppo. Perchè strada facendo, in un secondo set equilibrato sino al 7-7, Latina smarriva un po' quanto di buono fatto vedere in avvio di partita. Fei, uno degli ex di turno, cominciava a scaldare a dovere la propria mano e in difesa la Taiwan Excellence non trovava più modo e tempo per soffocare sul nascere questo o quell'attacco.
Le emozioni, però, le regalava il finale di parziale. Perchè sul 24-19 per i padroni di casa, andava in battuta Rossi che la sua "flottante" mandava decisamente al manicomio la difesa di Piacenza, capace all'ultimo setpoint di chiedere assistenza tecnica, è proprio il caso di dirlo, a Fei: palla a terra e 25-23: 1-1.
Assorbito il colpo, la "formichina" Latina provava a riportare viveri nella propria tana. E con Sottle in battuta trovava, quasi a ridosso della metà del terzo set, un parziale di 5-0 che, poi, era figlio di una serie infinita, quattro per l'esattezza, di muri vincenti. Piacenza, scossa nell'intimo, reagiva alla grande, ma dall'altra parte la Taiwan restava sul pezzo, trovando modo e tempo per rintuzzare sino all'ultimo ogni attacco degli emiliani e di ringraziare al 50esimo punto di questo terzo set, per l'attacco out ed il conseguente 24-26: 1-2.
Latina, però, si smarriva ad inizio di quarto set e la rincorsa affannosa nel tentativo di stare, comunque, in scia ad un avversario forte, soprattutto, di un Trevor Clevenot in stato di grazia e di un Fei sempre pronto, nei momenti decisivi, allo spunto, la portava a perdere il lume della ragione sul 22-21, con Piacenza di nuovo "affogata" dai propri dubbi tecnici. Qui, però, in un amen i padroni di casa mettevano insieme altri tre punti, chiudendo la pratica e portando al match al tie break.
Un quinto set a "fisarmonica" con il 6/2 inziale di Piacenza ed il successivo parziale 6/1 di Latina. Il muro di Starovic teneva a galla la Taiwan, ma era Clevenot, tanto per cambiare, a fare la differenza, regalando di fatto a Piacenza un'altra vittoria, la seconda consecutiva, per 3-2.