Latina-Sora 3-1 (25-19; 19-25; 25-21; 28-26)
Top Volley Latina: Caccioppola (L), Gavenda, Parodi (L), Gitto 5, Sottile 3, Ngapeth 11, Barone 4, Rossi 8, Stern 19, Huang, Palacios 13.All. Tubertini
Globo Banca Popolare del Frusinate Sora: Marrazzo, Kedzierski 3, Caneschi 7, Kupone Fei 6, Bonami (L), Joao Rafael 15, Breuning, Esposito ne, Mauti (L), Petkovic 29, Rawiak ne, De Martino 5. All. Barbiero.
Arbitri: Ilaria Vagni-Tanasi.
Note: Latina: ricezione 51% (30%), attacco 45%, aces 8 (err.batt. 15) muri pt. 5; Sora: ricezione 46% (25%), attacco 47%, aces 3 (err.batt. 11) muri pt. 6;
Spettatori 915. Mvp: Stern.
Una vittoria che potrebbe valere doppio in chiave salvezza, arrivata al termine di una partita assai brutta, ma che alla fine ha fruttato alla Top Volley Latina tre punti pesanti: 3-1 al Sora nel derby e via di corsa a 13 punti, lontano dalla zona minata di classifica in questa Superlega.
La cronaca - Primi due set diametralmente opposti, con una Top Volley sin troppo brillante ed incisiva nel primo, imbarazzante in attacco come in difesa nel secondo con la ricezione tornata, di colpo, a fare le bizze nonostante la presenza di Parodi nel ruolo di libero. Male le "bocche" di fuoco, nel caso specifico Stern, Ngapeth (soprattutto) e Palacios, mai e poi mai, soprattutto nella parte finale del secondo parziale, incisivi nel "mani fuori", peggio ancora nel mettere palloni a terra. Il tutto faceva a "cazzotti" con un inizio di match al fulmicotone, forse fin troppo bello per essere vero.
Il terzo set era un inno alla mediocrità della pallavolo. Inguardabile da ambo le parti, in battuta, come in ricezione, ma Latina, a differenza del secondo set, aveva quella reazione d'orgoglio nel finale che portava il sestetto di Tubertini a fare leggermente meglio di Sora. Quel tanto che bastava per andare avanti 2-1.
La partita non è bella, ma si lotta su ogni pallone. Una pallavolo lontana parente di quella ammirata più volte, ma è forse la tensione per un match che vale doppio, che gioca un brutto scherzo. Sora prova a scappare, Latina fatica in ricezione come in attacco, con il muro ciociaro a sporcare ogni attacco e a rimettere in gioco Latina, brava però nelle seconde e terze palle. Come nel finale di quarto set, dove trova in Stern un'arma micidiale, pronta a colpire in ogni dove e, alla fine, a regalare alla Top Volley una vittoria che, lo ripetiamo, potrebbe davvero pesare come un macigno in chiave salvezza.
Chiaramente sddisfatto a fine gara il tecnico Tubertini, ancor di più il presidente Falivene: "Ha ragione Capello quando. Abbiamo giocato male? Pazienza, l'importante è aver portato a casa i tre punti, di vitale importanza in chiave salvezza. Del bel gioco, ce ne facciamo poco».
In effetti, ieri sera era importante vincere e la Top Volley c'è riuscita pur non offrendo, sia lei che Sora, uno spettacolo degno di tale nome.