Milazzo è lontana, come l'amata terra di Sicilia, ma qui da noi, in dieci anni, si è costruito una nuova casa. Bella, accogliente, pronta a soddisfarlo in tutto e per tutto. E lui, a noi che lo seguiamo, ha trasmesso quella genuina cattiveria agonistica che lo fanno essere molto più che un semplice capitano coraggioso, a maggior ragione in un momento delicato come questo.  Daniele Sottile e la Top Volley: un binomio vincente, guardando ad una salvezza che dovrà arrivare, costi quel che costi.

Daniele Sottile come sta vivendo questo momento molto delicato per il nostro paese?
«E' un momento particolare già da qualche settimana. Da quando abbiamo giocato a porte chiuse, si è capito che la situazione poteva essere davvero seria e ora purtroppo ne abbiamo la certezza».
Pensi seriamente che il campionato possa essere cancellato?
«Questo non lo so e non siamo certo noi giocatori a doverlo decidere. Ci affidiamo alle scelte di chi sta sopra di noi».
Sino a mercoledì siete stati l'unica squadra che si è allenata. Non pensi sia stato un rischio?
«Tutte le squadre di Superlega hanno continuato i loro allenamenti, ma da oggi (ndr, ieri) la nostra società ci ha comunicato che gli allenamenti sono sospesi in attesa di un comunicato ufficiale della Lega».
Alla ripresa, ci sarà la sfida di Vibo, decisiva per la salvezza. Ci state già pensando?
«Certo, era la partita che stavamo aspettando da tempo e che speravamo di giocare... Ora capiremo come proseguire il campionato».
I tuoi compagni stranieri hanno mai manifestato la voglia di andar via?
«Assolutamente nessuno ha manifestato la volontà di tornare a casa. Siamo tutti in attesa di capire cosa ci prospetterà il futuro».
Tu pensi che il 3 aprile la situazione possa essere diversa?
«Sono sincero, non ne ho la più pallida idea, anche perché le cose cambiano con velocità da un giorno all altro. Mi auguro per il bene di tutti che il 3 aprile la situazione sia migliorata».
Com'è lo stato di salute psicofisico in questo momento?
«La ripresa di questa settimana non è stata uguale alle altre perché le notizie che arrivavano non erano rassicuranti».
Cosa è mancato a questa squadra, in questo campionato, per essere già salva?
«Va detto che quest'anno la Superlega è un campionato di altissimo livello e quindi ogni partita è difficile da vincere. Credo che ci sia mancato un pizzico di malizia e di esperienza per chiudere diverse partite giocate ad alto livello, cosa che però nell'ultimo periodo eravamo riusciti a fare. Ora non ci resta che aspettare e affrontare questo finale di stagione nel migliore dei modi, cercando di ottenere la tanto agognata salvezza che meritiamo».