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Le Caretta caretta tornano a Sabaudia, scoperto un nido

Le tracce seguite dai ricercatori di TartaLazio e dal personale del Parco Nazionale del Circeo hanno portato ad un nuovo nido vicino la foce di Caprolace

Le Caretta caretta tornano anche a Sabaudia. Dopo il nido scoperto a San Felice Circeo, nella giornata di sabato i ricercatori e i volontari di TartaLazio hanno seguito le tracce arrivando fino al nido, non lontano dalla foce di Caprolace. Nonostante la mareggiata notturna, il punto in cui la Caretta caretta ha deposto le uova è stato individuato e non traslocato ma messo in sicurezza. I ricercatori di TartaLazio e i tecnici del Parco Nazionale del Circeo hanno poi lavorato su una seconda traccia in località Bufalara senza riuscire però ad arrivare al nido. Ma potrebbero esserci delle novità a breve perchè le ricerche continuano, una attività spesso non semplice per via delle mareggiate e del passaggio dei mezzi per la pulizia della spiaggia. Complessivamente nel Lazio con quello di Sabaudia, la conta dei nidi arriva a quota cinque.

«Dopo l'assenza dell'anno scorso - ha commentato il presidente del Parco Giuseppe Marzano - la Caretta caretta torna a nidificare nel territorio del Parco Nazionale del Circeo. Questa volta le uova sono state deposte sulla spiaggia del Comune di Sabaudia, poco più a Nord della foce del Lago di Caprolace. Come al solito un grande ringraziamento va ai tanti volontari di Tartalazio e delle varie associazioni che partecipano ai ‘pattugliamenti' notturni e alle successive attività di monitoraggio, controllo e salvaguardia dei nidi. E pensare che qualcuno, a poca distanza da questo sito, avrebbe voluto esercitarsi a sparare bombe a mano e qualcun altro portare migliaia di persone a ballare come in una grande discoteca sulla spiaggia. I territori inclusi nei Parchi non possono trasformarsi in una sorta di Disneyland oppure inseguire i modelli della Riviera romagnola, la prospettiva deve essere quella di puntare ad un turismo sostenibile e di qualità che sappia valorizzare le infinite bellezze naturalistiche di questi luoghi». Insomma l'incanto dei luoghi del Parco e il rispetto per questo habitat unico, devono andare di pari passo.

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