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L'intervento

Ente Parco, un «fortino assediato»

Interviene il presidente del Parco Nazionale del Circeo Giuseppe Marzano che prende atto della solidarietà dei consiglieri di minoranza

«Si prende atto, con soddisfazione, della mozione presentata dai Consiglieri di minoranza del Comune di Sabaudia con la quale esprimono solidarietà e sostegno al Presidente e ai dipendenti dell'Ente Parco Nazionale del Circeo per le varie vicende che stanno interessando lo stesso Ente e verso le quali si è tenuta una posizione rigorosa. In particolare, ci ha fatto immenso piacere aver trovato sostegno alla nostra contrarietà alla decisione del Comando militare di Roma Capitale di svolgere addestramenti con armi da fuoco all'interno del territorio protetto, tutelato anche da Convenzioni internazionali e direttive europee, ma anche su altre nostre decisioni in tema di spettacoli estivi che si vogliono realizzare sul litorale dell'Area protetta».

E' questo il commento del Presidente del Parco Nazionale del Circeo, Giuseppe Marzano, in merito alla recente mozione presentata dai consiglieri Giancarlo Massimi, Simone Brina che rappresenta Azione in maggioranza, Vincenzo Avvisati, Maurizio Lucci e Immacolata Iorio: un atto con cui si chiede tra le altre cose al consiglio comunale di impegnarsi a chiedere "ai competenti Ministri la revoca dell'articolo 3 del Decreto Ministeriale del 12 febbraio 1979, assunto d'Intesa tra ex Ministero Agricoltura e Foreste e Ministero della Difesa, per la parte in cui consente l'attività militare nell'area dei Pantani d'Inferno".


Quello che però al momento sarebbe necessario, secondo il presidente Marzano, è che la politica risponda sulla situazione del poligono e non solo, anche a livello nazionale. «Il nostro auspicio - spiega - è che la solidarietà espressa localmente abbia un riflesso anche nei confronti degli organi governativi da cui attendiamo da tempo una decisione fondamentale per l'operatività dell'Ente Parco e cioè la nomina del nuovo Direttore. Il mancato insediamento della figura apicale della struttura gestionale dell'Ente, dopo oltre sei mesi dall'invio al Ministero competente della terna di nominativi tra cui scegliere il direttore, dopo aver svolto un'accorta e trasparente fase selettiva, è il nostro problema più grande, ciò che ci rende vulnerabili e inadempienti rispetto a procedure che non possiamo portare a termine. Chi ci vuole sostenere lo faccia soprattutto con interventi autorevoli presso i loro referenti politici di livello più alto e mi riferisco, soprattutto, ai Consiglieri del Comune di Sabaudia, firmatari della mozione in parola, che militano in partiti attualmente al Governo».


Una risposta in questo senso è arrivata nei giorni scorsi con l'interrogazione parlamentare presentata per il Pd da Matteo Orfini. Tuttavia esistono delle questioni da affrontare con celerità. «E' soprattutto la mancata nomina del Direttore - conclude Marzano - che ci costringe in un fortino assediato dalle tante istanze alle quali non possiamo dare risposte, che non ci consente di portare avanti tante iniziative come vorremmo e come ci piacerebbe fare. Relativamente al nostro dissenso sulla ripresa delle attività nel poligono militare, come anche sullo svolgimento di grandi eventi sulle spiagge incluse nell'Area protetta, ci fa immenso piacere il sostegno che stiamo ricevendo da tante associazioni, da esponenti politici, da molti cittadini. Siamo sicuri di essere nel giusto, ma temiamo che qualcuno possa provare a fermarci, ma ciò accadrà solo se gli esponenti locali dei partiti di Governo non faranno sentire la propria voce a nostro sostegno ai livelli più alti, nello stesso modo in cui lo stanno facendo territorialmente».

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