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L'incontro

«L'agricoltura non ha futuro senza strategia»

Confagricoltura chiama a rapporto eurodeputati e consiglieri regionali: sul tavolo le problematiche del settore

Le esigenze degli agricoltori della provincia di Latina non possono più attendere. È questo il motivo per cui ieri, nella sede di via Monti Lepini, il consiglio di Confagricoltura Latina ha convocato gli esponenti politici del territorio eletti in Regione e al Parlamento Europeo, sedi istituzionali dove si giocano le partite più importanti per determinare quale sarà il futuro del settore. A rispondere alla chiamata del presidente provinciale Luigi Niccolini e del direttore Mauro D'Arcangeli, gli europarlamentari Nicola Procaccini (Fdi), Matteo Adinolfi (Lega) e in collegamento Salvatore De Meo (Forza Italia), insieme ai consiglieri regionali Enrico Tiero (Fdi), Salvatore La Penna (Pd) e Angelo Tripodi (Forza Italia).


Cinque i punti fondamentali trattati da Confagricoltura Latina: le problematiche legate al lavoro, la necessità di chiarificazione della burocrazia, il riconoscimento del giusto prezzo, la Pac e un'emergenza prettamente pontina, ossia la moria del kiwi.


Importante l'intervento del presidente nazionale di Confagricoltura, Massimo Giansanti, che ha voluto dare il suo contributo: «Siamo con gli agricoltori (i manifestanti, ndr.) ma dobbiamo dare un senso alle nostre battaglie. È necessario un confronto serio, basato sull'ascolto di tutti, sia degli iscritti da parte di Confagricoltura, sia della politica nei confronti dell'associazione. Non c'è futuro senza strategia».
Entrando nel dettaglio, il presidente Niccolini ha evidenziato come il settore sia in affanno a causa di problemi come l'altissimo turnover della manovalanza in agricoltura, sottolineando come «l'attuale modo in cui il mondo dell'agricoltura è strutturato non funziona più: la suddivisione in giornate di lavoro ha fatto il suo tempo». Un altro macrotema è quello della burocrazia, per cui si chiede alla Regione di attuare un'azione di sensibilizzazione della legge in base alle caratteristiche dei diversi territori. Per quanto riguarda il riconoscimento del giusto prezzo, la richiesta di Confagricoltura è chiara: è necessario quantomeno rendere pubblico, chiaro ed evidente sugli scaffali di negozi e attività commerciali, il meccanismo che porta alla composizione del prezzo di ogni singolo prodotto.


Infine, il tema caldo della moria del kiwi, a cui, secondo Confagricoltura, non viene data la giusta attenzione.
Sul fronte della Pac, spiega Niccolini, «sono due anni che diciamo che la Politica Agricola Comune è sbagliata. Siamo stati gli unici, due anni fa, a svolgere uno studio di impatto, dimostrando come la produzione sarebbe scesa del 20%». Problemi che ora hanno dato vita alle note manifestazioni, condivise nel merito da Confagricoltura, che però rimarca: «Non pensiamo rappresentino il giusto modo per risolvere criticità di questo tipo, che devono essere discusse nelle sedi adatte».


Richieste che hanno trovato il pieno accoglimento da parte dei consiglieri regionali ed eurodeputati presenti, i quali, ognuno per il suo ruolo, ha già fornito un proprio contributo e, più in generale, si è detto pronto a tenere in piedi il tavolo di confronto istituito ieri. La speranza è che sia l'inizio di una nuova ripresa per il settore.

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