La scoperta
21.03.2024 - 22:30
Gli organizzatori di Comicon Napoli, in programma dal 25 al 28 aprile, hanno annunciato una grande scoperta storica: il ritrovamento di quello che, ad oggi, è il più antico albo a fumetti italiano conosciuto. Una notizia che ci tocca da vicino dato che parliamo di Pasquale Mattej e del suo
albo a fumetto "Le disavventure tragicomiche di Ciccillo" disegnato nel 1849 dal pittore nato nel borgo di Castellone. Una sequela di gag vissute dall'ingenuo Ciccillo, satira della borghesia in ascesa, attenta più all'apparenza che alla sostanza. L'albo è presentato come una delle principali attrazioni di quest'anno con una esposizione dal titolo "L'Inarrestabile Ciccillo, 175 anni del primo albo a fumetti italiano" e sarà esposto nel Padiglione 1 della Mostra D'Oltremare a Napoli. Che Formia fosse patria di grandi fumettisti e disegnatori non è una novità. Dalle esperienze editoriali di Simone Lucciola a Rocco Lombardi (laureato come miglior disegnatore italiano Comix 2013), Formia ha dato i natali a Marco D'Ambrosio in arte Makkox e visto i natali editoriali di "Zero Calcare" in cui si cimentava con "La profezia dell'armadillo" i cui personaggi sono stati poi celebrati nella serie di culto lanciata da Netflix.
Il mondo dei fumetti sta conoscendo una stagione di grande popolarità, i cultori del genere stanno crescendo di anno in anno tanto che gli eventi dedicati al genere si stanno moltiplicando in tutta Italia. Pasquale Mattej è nato il 29 gennaio del 1813, fu un pittore, disegnatore, archeologo, saggista, scrittore e poeta ed era sconosciuto anche nelle vesti di fumettista. Con la sua innata voglia di sperimentare diede vita a quello che ormai è da definire il primo fumetto italiano, pochi anni dopo il disegnatore Svizzero Töpffer, primo autore di libri a fumetti al mondo.
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