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La Cittadella giudiziaria rinasce «Nel 2026 gli uffici della Procura»

Sopralluogo del Provveditore delle opere pubbliche Rapisarda e del sindaco Celentano. Ripresi i lavori. Cronoprogramma, appuntamento tra due anni

Le probabilità erano altissime. Rischiava di restare (per sempre) una delle grandi incompiute. Il gigante della Cittadella giudiziaria rinasce. Eccolo. Cantiere aperto, operai al lavoro, via vai. C’ è un gran movimento e fa un certo effetto dopo la desolazione degli ultimi 14 anni. Lo stop, il progetto che si arena, il punto interrogativo come se fosse una nuvola che dal 2010 non si spostava più da qui.


Due mesi fa sono ripresi i lavori e il progetto della Cittadella è stato rianimato. Ieri mattina il Provveditore Interregionale delle opere pubbliche per il Lazio, Abruzzo e Sardegna del Ministero delle Infrastrutture Vittorio Rapisarda, accompagnato dal sindaco Matilde Celentano e dal vicesindaco e Assessore ai Lavori Pubblici Massimiliano Carnevale, è stato dentro la Cittadella o come viene chiamato Nuovo Polo Giudiziario. Ha visto tutto e ha fornito i tempi di consegna. «Dopo una stasi dovuta al fallimento della precedente impresa che è durata 14 anni - ha detto - le opere sono riprese da alcuni mesi e sono ascritte al Pnrr, a seguire verranno eseguiti lavori di completamento con fondi del Ministero della Giustizia. Un lotto verrà ultimato e collaudato entro maggio del 2025 e quello di completamento entro il giugno del 2026». Appuntamento tra meno di due anni con gli uffici della Procura, è questo l’annuncio che arriva dalla pancia del cantiere. C’è un termine e una scadenza per gli uffici giudiziari che da via Ezio avranno una nuova sede. Moderna e di impatto. «E’ un giorno storico e importante per la nostra città e la nostra amministrazione - sottolinea il sindaco Matilde Celentano - i lavori sono ripresi da due mesi.

E’ chiaro che è stato un percorso complesso, in quanto per poter avviare gli interventi è stato necessario prima conseguire il collaudo statico, effettuare una bonifica dell’area, liberarla dalle occupazioni e installare reti anti-piccioni per poter avviare gli interventi.

La prima parte dei lavori terminerà a maggio 2025, mentre il completamento della seconda parte, con il collaudo finale, è previsto per giugno 2026. In totale verranno effettuati lavori per 15 milioni di euro che restituiranno alla città una delle opere rimaste per troppo tempo incompiute e che contribuiranno al miglioramento della giustizia». La struttura è monumentale e nella sua storia ha attraversato diverse fasi: la prima pietra, il cantiere, il fermo, il fallimento della ditta che stava facendo i lavori fino ad una lenta parabola con un destino che sembrava scritto. C’è stato il degrado, gli incendi, la bonifica e ora la (ri)nascita.

«Il progetto di completamento è stato suddiviso in due stralci - ha ricordato il vicesindaco Massimiliano Carnevale - il primo finanziato con il programma Pnrr per 5,8 milioni e in fase di esecuzione e riguarda interventi di efficientamento energetico. Comprende gli impianti meccanici e le opere edili per prestazioni energetiche conformi ai parametri richiesti. Il secondo stralcio di completamento è finanziato con fondi del Ministero della Giustizia per 9 milioni e 200mila euro e permetterà di conseguire la completa funzionalità dell’edificio esistente». La posa della prima pietra risale a 21 anni fa, all’epoca il Comune di Latina aveva ottenuto un finanziamento pari a 8 milioni di euro dal Ministero della Giustizia per l’acquisto di edifici da destinare a uffici giudiziari poi una serie di intoppi e l’impasse. Da ieri dopo l’annuncio è iniziato il conto alla rovescia per l’inaugurazione.

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