Via ai lavori, il mercato coperto di Aprilia chiude a pezzi

Partiranno lunedì 7 ottobre i lavori di ristrutturazione del mercato coperto di Aprilia, un intervento di restauro finanziato dal Pnrr (con 399mila euro) che interesserà il tetto, le canne fumarie, gli impianti elettrici e la pavimentazione.
Dal 7 ottobre verrà avviato il cantiere che terminerà a fine novembre e che comporterà una chiusura della struttura per circa due mesi ma in due fasi, per venire incontro alle esigenze dei commercianti assegnatari dei box. La prima comunicazione (che prevedeva lo stop di due mesi per tutti) ha fatto infuriare gli operatori, che mercoledì nell’incontro in Comune con dirigenti e funzionari hanno ricordato che non erano questi i patti stabiliti con l’amministrazione comunale Principi. A maggio 2024 venne spiegato che i lavori sarebbero stati eseguiti a step, che il cantiere nella prima fase non avrebbe comportato la chiusura del mercato coperto, perché sarebbe stata interdetta solo l’area centrale intorno alla fontana. Tutto ciò per limitare la chiusura solo all’ultima fase, quando si sarebbe provveduto alla ripavimentazione. La nuova comunicazione del Comune arrivata mercoledì ha dunque spiazzato gli operatori del mercato, preoccupati dalla prospettiva di perdere due mesi di lavoro. Per questo alcuni commercianti hanno invece iniziato a protestare, facendo capire di non essere intenzionati a fermarsi per così tanto tempo. E alla fine gli uffici comunali, in accordo con la ditta che eseguirà i lavori, sono riusciti a trovare una soluzione per cercare di limitare i disagi e i giorni di chiusura dei negozi. Dal 7 ottobre all’11 novembre i lavori verranno eseguiti solo su una porzione del mercato, più precisamente sul lato verso via Rossetti, prevedendo al contempo la sistemazione all’esterno delle attività per la vendita di fiori e di frutta e verdura. Poi dal’11 al 27 novembre l’area cantiere si sposterà sull’altro lato, quello lungo il corridoio e l’ingresso da via degli Aranci. In questo modo gli operatori non saranno troppo penalizzati dalla chiusura.