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L'appuntamento

Carnevale Apriliano, viaggio tra i segreti dei carri allegorici

Le botteghe dell'Abca già al lavoro per realizzare le opere: 6 i carri allegorici che sfileranno per le vie del centro cittadino

Vedendoli sfilare, pare incredibile immaginare che quelle gigantesche figure stagliate al centro della città in festa nascondano un'anima di carta, ferro e colore. Eppure dietro ogni piega del metallo, in ogni forma scolpita nella carta e rivestita con la vernice fino a comporre un carro allegorico, si nascondono mesi di fatica e la cura meticolosa di artisti esperti, per i quali il Carnevale è iniziato da oltre due mesi. Tanto il tempo necessario ai carristi dell'ABCA presieduta da Felice Montani, che quotidianamente si ritrovano a lavorare gomito a gomito presso i capannoni di viale Europa, per portare a termine un lavoro che giorno dopo giorno prende forma, mentre è già iniziato il conto alla rovescia per l'edizione 2020 del Carnevale Apriliano, che animerà le vie del centro tra il 20 e il 25 febbraio. A unire i sei gruppi al lavoro per realizzare i sei carri protagonisti dell'edizione 2020, la stessa passione, viva malgrado sia sempre più difficile calamitare attenzione di giovani braccia desiderose di apprendere quella che è una vera e propria arte.
Anche quest'anno saranno sei i carri forgiati dal metallo e dalla carta, per realizzare i quali l'amministrazione ha assicurato un contributo economico di 24 mila euro. Carroceto, che con l'artista Claudio Cottiga lo scorso anno ha portato a casa la vittoria con "Chi muove chi", quest'anno realizzerà la Medusa; un carro ambientalista e floreale per Vallelata; carnevale in maschera il tema scelto da Bellavista; il Quartiere Primo riproporrà un carro ispirato al celebre film "L'armata Brancaleone"; un bosco in miniatura la proposta del gruppo Palladinelli; infine arte e grandi artisti protagonisti del carro di Toscanini. Un carro speciale quest'ultimo, non solo perché realizzato in gran parte con materiali riciclati. «Il nostro carro – spiega Luciano Poli, uno degli artisti della bottega Toscanini presieduta da Mario Nalli – è stato realizzato sulla scia del disegno realizzato dai bambini della scola Toscanini e che lo scorso anno ha vinto il concorso organizzato dal Comune. I bambini inoltre stano attivamente collaborando alla realizzazione del carro: dove possibile sono loro a realizzare le parti con lavoro manuale, come ad esempio i fiori realizzati in plastica riciclata, oltre al dipinto di Klimt. Una collaborazione che è anche un modo per avvicinare le nuove generazione a questa forma di arte che altrimenti rischia di scomparire».

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