Il caso
27.03.2024 - 08:54
E' fissata per il prossimo 10 giugno in Tribunale in camera di consiglio, l'udienza relativa alla richiesta di archiviazione formulata dal pubblico ministero Giuseppe Miliano, titolare del fascicolo, nei confronti delle due persone indagate con l'accusa di omicidio colposo per la morte di Francesco Mansutti, 26 anni. Il giovane era deceduto in un incidente sul lavoro avvenuto un anno fa nell'azienda di famiglia.
Il giudice per le indagini preliminari Giuseppe Cario non ha accolto la richiesta di archiviazione formulata dagli inquirenti sulla scorta delle risultanze investigative raccolte, la prospettazione è stata respinta.
Il 26enne era morto sul colpo la mattina del 16 marzo del 2023. Era stato travolto da un «merlo», un mezzo di lavoro condotto da un dipendente, difeso nel procedimento dall'avvocato Alfonso Donnarumma, il ragazzo era morto mentre si trovava all'interno del sito sull'Appia, tra Cisterna e Latina. Francesco era deceduto sul colpo nonostante ogni tentativo di strapparlo alla morte da parte del personale sanitario subito intervenuto.
Sulla scorta dell'elaborato peritale e di altri elementi raccolti, gli inquirenti non hanno ravvisato i margini per andare a processo.
Nel corso dell'inchiesta era stato eseguito un esame sul mezzo e non erano emersi - secondo le conclusioni a cui era arrivata la Procura - profili di responsabilità. In base alla ricostruzione degli inquirenti il dipendente dell'azienda non si sarebbe accorto di Francesco mentre procedeva in retromarcia e dal monitor non avrebbe visto la presenza del giovane travolto da una delle grandi ruote. Nel corso delle indagini preliminari si era svolto inoltre anche un esperimento giudiziale proprio per fare piena luce sulla tragedia oltre ad un sopralluogo per valutare i requisiti di sicurezza adottati.
A distanza di quasi un anno l'inchiesta era stata chiusa con la richiesta di archiviazione.
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