Opere pubbliche
20.08.2025 - 17:00
La chiusura prolungata di via Isole per i lavori di sistemazione del ponte esaspera i residenti del quartiere, che lanciano un appello al Comune di Aprilia per chiedere la riapertura. Alcuni cittadini con una lettera aperta si rivolgono alla Commissione straordinaria e al dirigente del settore Lavori Pubblici, manifestando tutta la loro amarezza per l’interruzione stradale (all’altezza del civico 19) che va avanti da un anno.
Nella lettera diffusa sui social network sottolineano come la chiusura stia causando enormi disagi agli abitanti di quelle zone, costretti ad allungare il tragitto di diversi chilometri per arrivare ad Aprilia. Difficoltà che stanno vivendo anche i commercianti e le attività agricole. «La strada in questione, come ormai sappiamo tutti noi abitanti delle zone Isole, Gattone e dintorni, è stata chiusa per il rifacimento del ponte sopra al canale scolmatore, nel settembre 2024 e doveva essere riaperta due mesi dopo. Iniziati i lavori, in ritardo come al solito, ci viene detto che l’intervento terminerà - scrive il signor Francesco - a febbraio 2025. Pazienza, si tratta di attendere un paio di mesi, ma purtroppo così non è stato. Iniziano i guai e così si sono susseguite una serie di sospensioni ancora oggi non risolte. Poi la speranza, viene ventilato che il 20 giugno il ponte riaprirà. I lavori accelerano, arriva l’asfalto e montano il guard rail. Vuoi vedere che questi riaprono veramente a giugno? Poi però tutto fermo di nuovo. Stavolta per quale motivo? Ma è stato fatto il collaudo? Non lo sappiamo».
L’intervento in questione riguarda la riduzione del rischio idraulico del fosso affluente Spaccasassi (ponte via Isole-via Pacinotti), un’opera da 1 milione di euro finanziata dall’Unione Europea tramite i fondi Next Generation Eu. Già a inizio luglio alcuni abitanti del quartiere avevano chiesto al Comune di Aprilia di riaprire il tratto stradale prima di agosto visto che i lavori erano praticamente terminati, ciò non è avvenuto e perciò ora è arrivato un sollecito dei residenti che sottolineano inoltre come alcuni veicoli passino già sul ponte malgrado l’opera non sia stata ancora riaperta. «Nel frattempo sul ponte - continua il signor Francesco - ci passano le biciclette e qualcuno che tutte le notti sveglia il vicinato con una moto. Mentre noi ogni giorno per lavorare o muoverci siamo costretti ad allungare il tragitto di quasi 4 chilometri».
Per questo la speranza dei residenti è che vengano completati anche gli ultimi adempimenti per riaprire quanto prima la strada, eliminando così i disagi che vanno avanti da dodici mesi.
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