La storia
05.07.2024 - 17:34
Dall’altare della chiesa di San Biagio a Marina di Minturno al Comando della polizia locale di Grottaferrata. Questo il destino voluto da Maurizio Di Rienzo, sacerdote che oltre un mese fa si è dimesso dalla sua parrocchia per indossare la divisa da agente municipale nella città dei castelli romani. “Il mio percorso- ha detto- non è stato facile, perché caratterizzato da riflessioni, discernimenti e valutazioni, durante le quali sono stato accompagnato in maniera encomiabile dall’arcivescovo Luigi Vari, che ha avuto rispetto delle mie volontà e mi ha incoraggiato. Ho ricevuto per il 95% consensi dai miei parrocchiani e anche qualche “dissenso”, con chiacchiericci e affermazioni pesanti.” Chiaro il riferimento ad un post in risposta a “quei pochi che stanno ricamando storie fantasiose su di me e le mie relazioni, a cui ho chiesto di fermarsi e di non coinvolgere altre persone (soprattutto miei amici) e rispettare la mia decisione personale e magari pensando più alla propria vita”. Un chiarimento dovuto, ma soprattutto un’esposizione di non poco conto per un sacerdote che ha avuto la forza di cambiare la sua vita, evitando di “adagiarsi” su un’attività che non svolgeva più con la stessa intensità. “Meglio un vigile felice- gli ha scritto un amico- che un prete infelice”. “La vocazione- ha aggiunto Maurizio- può finire, può evolversi nel tempo e io sono stato sempre una persona che guardava con attenzione ciò che avveniva intorno a me dato che sono iscritto all’ordine dei giornalisti, ero direttore di una radio, ho fatto l’assistente sociale ed anche l’agricoltore. Sono ancora un sacerdote, ma ho notato che ci sono tante opportunità di lavoro e le materie di polizia locale mi appassionavano, tanto che al concorso a Grottaferrata sono arrivato primo ed ho avuto un incarico per sette mesi. Ieri mi hanno chiamato anche da Frascati e di concorsi ne ho fatti altri e sto attendendo le risposte. Non nascondo che tra questi ce ne è qualcuno da funzionario. Resta il fatto che le possibilità di lavoro nel pubblico sono tante, visto il cambio generazionale in atto.” E se dovessi multare un automobilista prevale il sacerdote o l’agente? “Sicuramente l’agente- ha replicato- perché è un mio dovere, ma l’esperienza religiosa aiuta molto ed è utile in diverse circostanze, come ho avuto modo di verificare in questi pochi giorni.” In bocca al lupo don Maurizio, anzi Maurizio soltanto.
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