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I funerali

Commozione e palloncini bianchi per l'ultimo saluto a Patricia

All'uscita dal feretro la sua canzone "Lividi". La sorella: Sotto quel trucco e tacchi alti una ragazza cresciuta con amore

Una folla commossa, composta da tanti giovani, ha salutato per l'ultima volta Patricia Masithela, la ragazza di 26 anni sbranata e uccisa dai cani in casa dell'ex fidanzato in strada Piccarello, sostenendo la famiglia nel momento di dolore. La funzione è stata celebrata stamattina presso la chiesa della parrocchia Beata Vergine del Santissimo Rosario di Borgo Faiti.

Commozione al termine della Messa durante la lettura del messaggio di addio da parte della sorella più piccola: «Sotto quel trucco e tacchi alti che indossava sempre, si nascondeva una ragazza cresciuta con amore dai suoi genitori. Una ragazza che guardava i film di Barbie con la sua sorellina, che amava stare con suo cugino Federico, con cui ballavamo scalzi davanti ai nostri nonni, che si lamentavano perché non avevamo le scarpe. Con molti aveva perso i rapporti, anche con mamma, che non sa quanto fosse grata di come era, di come era stata cresciuta e dal fatto che fosse diventata madre. Da un lato sono felice perché si è liberata dei suoi problemi e perché potrà ritrovare mamma e nonna. Lì potrà cantare e ballare ed esprimere tutta la sua emotività».

L'uscita del feretro è stata accompagnata dalle note del brano "Lividi" che Patricia aveva pubblicato anni fa. Davanti a tutti c'era il figlio di cinque anni, che stringeva tra le mani uno dei palloncini bianchi, lasciati volare verso il cielo nel sagrato della chiesa. Al termine della funzione, anche la sorella maggiore, Gloria, ha voluto ricordare così Patricia: «Era bellissima, amava cantare. A volte mi arrabbiavo perché faceva troppo rumore, ma ora mi piacerebbe sentire ancora quella voce».

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