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Il caso

Fuga di gas e incendio a Borgo Santa Maria, la causa dell'incendio non convince

Disagi per la cittadinanza a causa dell'interruzione di via del Crocifisso. Giovedì previsto il primo sopralluogo tecnico

Le operazioni di messa in sicurezza e ripristino degli impianti si sono conclusi ieri mattina consentendo a tutti i residenti di rientrare nelle case evacuate, ma i danni provocati dall’incendio scaturito da una fuga di gas da una conduttura della rete cittadina continueranno a ripercuotersi a lungo per i cittadini di Borgo Santa Maria e tutte le persone che quotidianamente attraversano la frazione per gli spostamenti tra Latina e Nettuno.

Il ponte di via del Crocifisso sul canale delle Acque Alte resterà chiuso, interdetto al traffico con un’apposita ordinanza della società Astral fino a quando sarà verificata la tenuta della struttura portante. Se l’esposizione al fuoco per oltre quattro ore dovesse avere provocato dei danni, sarà poi necessario un intervento di consolidamento. Ma intanto la comunità perde la principale via di collegamento con Latina, alimentando enormi disagi tenendo conto anche della chiusura di via Macchia Grande per l’opera di ricostruzione di un altro ponte. Giovedì è previsto un primo sopralluogo per valutare la gravità della situazione, ma intanto saranno necessarie deviazioni per Borgo Sabotino e via Moscarello.


Da mercoledì sera i tecnici della società Italgas erano al lavoro per interrompere il flusso del gas nel tratto di conduttura interessato dalla falla, per spegnere l’incendio. Hanno dovuto scavare su entrambi i lati del ponte per intervenire direttamente sulla tubazione, poi hanno continuato a lavorare per tutta la mattina di ieri per ripristinare la rete di alimentazione del gas, bypassando la linea danneggiata. Con loro hanno lavorato anche i tecnici di E-distribuzione per verificare la tenuta delle linee elettriche.


Intanto ieri mattina l’emergenza è stata affrontata in Prefettura nel corso di una riunione presieduta dal viceprefetto vicarioMonica Perna, alla presenza dei rappresentanti delle forze di polizia e dei Vigili del Fuoco, della Polizia Locale di Latina, del vicesindaco Massimiliano Carnevale, dell’assessore Gianluca Di Cocco delegato al turismo, protezione civile e Polizia locale, il dirigente del settore viabilità della Provincia e il referente locale dell’Astral, società regionale proprietaria del ponte. In quella sede è stata aggiornata la situazione sul ripristino del gasdotto, una linea di adduzione del metano che serve circa mille utenze, poi è stata affrontata la questione del ponte, potenzialmente danneggiato dal fuoco. Astral ha disposto la chiusura, quindi ieri pomeriggio si è tenuto un tavolo tecnico per affrontare la questione viabilità e indicare percorsi alternativi.


Secondo Italgas la falla e l’incendio sono state provocate da un rogo di sterpaglie divampato ieri pomeriggio lungo la sponda del canale Acque Alte, fino a raggiungere il ponte e la condotta. Resta però concreta la possibilità che la tubazione non fosse integra. A riguardo Valeria Campagna, Consigliere comunale del Pd, ha presentato un’interrogazione al sindaco perché, scrive in una nota, «diversi cittadini hanno riferito di aver sentito odore di gas e rumori anomali nei giorni precedenti all’incendio». Con l’interrogazione intende verificare «se il Comune di Latina o Italgas fossero stati informati, o avessero ricevuto avvertimenti, di fughe di gas, precedenti incendi vicino alle condutture o malfunzionamenti della rete nei giorni precedenti al 13 agosto, sia tramite segnalazioni formali che comunicazioni informali da parte della cittadinanza».

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