Il fatto
14.09.2025 - 03:07
Notte di tensione in via Guido Rossa, nella zona delle case Arlecchino, da settimane teatro di atti intimidatori in quella che è diventata una piazza di spaccio finita al centro di una guerra tra fazioni criminali opposte.
Questa volta la rappresaglia è scattata contro le forze di polizia e contro gli inquilini che si oppongono alle attività illecite. Prima di mezzanotte infatti, all'altezza del civico 10 dove una settimana fa era stata fatta esplodere una bomba carta, una pattuglia dei carabinieri della Sezione Radiomobile che effettuava un posto di controllo è stata sfiorata dal lancio di bottiglie di vetro, che si sono infrante sull'asfalto, senza coinvolgere i militari, né la vettura di servizio.
Più tardi invece qualcuno ha lanciato una molotov all'interno dell'androne delle scale del civico 6 innescando un principio d'incendio con una bottiglia incendiaria confezionata con alcolici, presumibilmente whisky, proprio come quella utilizzata la notte prima per colpire la finestra di un bar del centro commerciale Latinafiori.
Il rogo si è spento da solo, ma sono intervenuti i vigili del fuoco per le operazioni di bonifica, poi sono intervenuti i poliziotti di Squadra Volante e Squadra Mobile per le indagini del caso, mentre la scientifica ha effettuato un accurato sopralluogo. È intervenuta personalmente anche Luigia Spinelli, procuratore di Latina.
Tra le ipotesi al vaglio, appunto quella di un gesto intimidatorio contro gli inquilini che da tempo si prodigano per ostacolare lo spaccio, ad esempio con la cura dei giardini, dove vedette e pusher approfittavano del degrado per nascondersi e occultare gli stupefacenti. Di recente sono stati danneggiati anche tutti i lampioni, ma i residenti hanno installato dei fari per non lasciare la zona al buio, che favorirebbe l'attività degli spacciatori.
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