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Il fatto

Nuovo incendio tra Itri e Sperlonga: distrutti ettari di vegetazione a Punta Cetarola

Le fiamme tornano sulla panoramica chiusa da agosto. Case minacciate, polemiche sulla riapertura: Gelfù interroga il sindaco, mentre i residenti restano ostaggi di disagi e pericoli.

Ancora fiamme devastanti sulla strada panoramica che collega i territori di Itri e Sperlonga. Un incendio, quello della notte scorsa, divampato a poco più di un mese dall’immane rogo che, tra le tante conseguenze causate, aveva provocato l’adozione del provvedimento di chiusura della provinciale che ancora oggi non è legalmente percorribile se non fino al km 8,500 nel senso di marcia Itri-Sperlonga. E mentre continuano a levarsi le proteste per la chiusura dell’arteria, con il consigliere Antonio Gelfù di ”Insieme per Itri” che ha interrogato il sindaco per avere contezza sui lungi tempi che si stanno avendo per la riapertura della strada preclusa ai residenti ma illegalmente usata dai centauri come irragionevole e pericoloso circuito per corse motociclistiche, il fuoco è tornato come in una deprecabile “fotocopia”, a completare la distruzione di quella parte di territorio scampata alla prima apocalisse incendiaria di agosto.
Con due diversi fronti, infatti, le fiamme hanno distrutto decine di ettari di vegetazione sui pendii di punta Cetarola, minacciando il villaggio abitativo che la sovrasta e altre abitazioni, oltre a incenerire la macchia mediterranea e la pineta che caratterizza la zona. In azione, venerdì sera, anche i mezzi aerei finché c’è stata visibilità. Le fiamme rimaste attive con il sopraggiungere dell’oscurità sono state fronteggiate dagli operatori antincendio: i vigili del fuoco del distaccamento di Gaeta e i volontari della Protezione Civile “Falchi pronto intervento” di Fondi, con diverse squadre, tutte coordinate, in presenza, dal presidente Mario Marino. Un fronte antincendio impegnato a impedire che le fiamme si avvicinassero alle case. Con il sopraggiungere della visibilità diurna di ieri, gli interventi aerei hanno preso il posto dell’azione da terra dei volontari riuscendo, nel corso della mattinata, a domare del tutto le fiamme, il cui assurdo bilancio è stato ancora una volta contrassegnato da ingenti danni economici.

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