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L'intervista

Il sindaco Mosca: «Il Parco ha bisogno di una governance stabile e completa»

Il sindaco di Sabaudia parla dell'assenza del direttore dell'ente del Circeo ma anche del problema delle concessioni balneari e dei criteri per le gare

Tre anni senza il direttore del Parco nazionale del Circeo senza l'ombra di una soluzione all'orizzonte. Con un ente fondamentale bloccato nella sua operatività e con la politica che sembra disinteressata o quasi. Da questo siamo partiti nel colloquio col sindaco di Sabaudia Alberto Mosca, per poi arrivare ad affrontare altri importanti temi legati allo sviluppo della città e del litorale in particolare.

Sindaco Mosca, il Parco del Circeo, di cui Sabaudia ospita la sede, è da tre anni senza direttore. Perché non si riesce a sbloccare questa situazione?
«Sì la situazione si protrae da tempo e rappresenta un freno alle attività dell'ente. Mi lasci dire una cosa, cogliendo l'occasione: qualche giorno fa, a Latina, c'è stato un convegno sul tema dei 90 anni del Parco del Circeo. Ebbene né io né il sindaco di San Felice siamo stati invitati. Non so il sindaco di Latina. Fermo restando che ognuno fa le scelte che crede, noi avremmo comunque detto la nostra sulla situazione. L'assenza del direttore del Parco è grave perché limita l'azione dell'ente. Si tratta di una figura importante perché il presidente è l'organo diciamo politico ma il direttore del parco è colui che poi adotta i provvedimenti di carattere tecnico che, ai sensi della legge istitutiva 394 del 91, si tramutano in progetti che vanno sul territorio. Come amministrazione è chiaro che siamo fortemente interessati affinché venga designato un direttore. Per ben due volte io e la collega Di Cosimo siamo stati al ministero per parlare col capo di gabinetto del ministro Pichetto Fratin e capire se fosse possibile arrivare a questa nomina in tempi brevi. Ho anche suggerito di nominare temporaneamente un tecnico che possa svolgere le funzioni di direttore dell'ente. Inoltre, d'intesa col presidente del parco io, come presidente della comunità del parco e i sindaci della comunità, abbiamo sottoscritto degli appelli e li abbiamo mandati al ministro per sollecitare la nomina».

In questi giorni si parla addirittura della possibilità di un commissariamento del Parco del Circeo. Le risulta?
«Io non ho ricevuto alcuna comunicazione formale in questo senso. Ma commissariamento per quale motivo? Io sono per una governance del parco nazionale del Circeo che sia quella prevista dalla legge, direttore e presidente».

Sindaco, come sta affrontando Sabaudia il nodo delle concessioni balneari?
«Entro subito nel tema: sono stato uno dei primi e lo dico con estrema chiarezza, a prorogare il regime concessorio fino al 31 dicembre 2024. L'ho fatto perché eravamo in un quadro di incertezza. Situazione che purtroppo tuttora persiste perché si sta attendendo l'adozione di una normativa specifica da parte delle autorità centrali in particolare della dell'autorità di governo. In questi anni si sono succeduti provvedimenti del Governo e sentenza di Tar e Consiglio di Stato senza che si arrivasse a una chiarezza di fondo. C'è una grande confusione e allora noi come amministrazione abbiamo da un lato adottato il provvedimento di proroga, dall'altro avviato già le procedure per pervenire alla individuazione dei criteri da inserire nella formazione dei capitolati da porre a base di gara».

In cosa consistono questi criteri?
«Innanzitutto ogni situazione poi ha una sua specificità, non è detto che individuati i criteri questi criteri vadano bene per tutti. Per questo vanno considerate tutte le variabili. Ci sono i casi specifici di cui necessariamente bisogna tenere conto: Sabaudia poi in particolare ha ulteriori complessità, avendo ad esempio un'area che va da Caterattino fino alla Bufalara che è ricompresa nell'area cosiddetta Mab che è l'area maggior tutela, quindi lì devi tenere conto anche di questo».

Quando pensa che saranno pubblicati i bandi?
«Dopo la stagione estiva 2024».
Sull'erosione costiera qual è la situazione?
«Questo è un altro grande e grave problema che abbiamo e che rientra anche nel discorso dei bandi concessori, perché se non tuteliamo la spiaggia rischiamo di dare in concessione tratti di arenile che vanno scomparendo. Come sindaco sono stato già ascoltato due volte insieme ad altri colleghi, in Regione Lazio. In quelle occasioni ho detto chiaramente che un problema grande qual è quello dell'erosione costiera che incide direttamente su un'intera categoria di operatori turistico balneari, deve essere affrontato in un quadro unitario e con soluzioni strutturali. La questione è di sistema perché se vengono adottati dei provvedimenti di carattere strutturale a Latina questi provvedimenti comunque si riflettono sui tratti di costa contigui, in particolare Sabaudia. Bisogna fare quindi un programma di interventi finanziati a medio lungo periodo e in questa direzione ho presentato all'inizio dell'anno un progetto specifico che ho elaborato in collaborazione con l'associazione Nello Ialongo e con il supporto dell'Enea. Prevede una serie di interventi che vanno a garantire negli anni un sistema di messa in sicurezza della costa».

La sua amministrazione ha da poco rilevato il cinema Augustus. Non sono mancate però le polemiche. Quale futuro vedete per la struttura?
«Grazie di questa domanda perché mi permette di chiarire tante cose. Intanto il cinema Augustus è un cinema storico, ricompreso all'interno del nucleo di Fondazione di Sabaudia. In passato e per tante generazioni ha rappresentato un punto di aggregazione per molti giovani e non solo. E vogliamo che torni ad esserlo. In passato tutte le amministrazioni hanno provato a comprare la struttura, noi ci siamo riusciti sfruttando un finanziamento del credito sportivo che siamo riusciti a intercettare, destinato proprio all'ambito culturale. Lo compriamo a un prezzo, ci tengo a sottolinearlo, inferiore a quello stimato dall'agenzia delle entrate. Secondo le minoranze questo prezzo non sarebbe adeguato perché a suo tempo la proprietà l'avrebbe acquistato a un prezzo inferiore. Ma sono trascorsi 10 anni da allora. Insomma, sono osservazioni a mio parere non pertinenti. I costi di sistemazione saranno tra 1 e 3 milioni di euro. Il cinema Augustus sarà non soltanto sala per proiezioni cinematografiche ma anche per spettacoli teatrali, convegni, eventi o luogo per i saggi delle associazioni sportive e culturali della città, che oggi sono costrette ad andare fuori, nei comuni confinanti, per assenza di spazi adeguati a Sabaudia».

Dal punto di vista politico nella sua maggioranza ci sono stati dei cambiamenti ultimamente. Inoltre a Sabaudia il centrodestra resta diviso. Pensa si possa arrivare a un riavvicinamento, visto lo scenario di governo regionale e nazionale?
«L'unico cambiamento è stato quello relativo all'uscita del consigliere Brina, di Azione, che è passato alla minoranza. E' stata una scelta politica, a mio avviso miope. Ma noi andiamo avanti. Vede io ho una opposizione eterogenea, dove ci sta il Pd, Fratelli d'Italia, ora Azione. In maggioranza c'è Forza Italia, una civica di destra e una che è più orientata all'area moderata. Quando si parla di problemi che riguardano il territorio e che riguardano anche aspetti di carattere amministrativo, io credo che poi i colori politici abbiano un'importanza molto relativa. Noi ci siamo dati comunque un'impostazione di carattere prettamente, come dire, istituzionale ma allo stesso tempo è un'impostazione improntata alla moderazione, popolare».

La Sabaudia che ha ereditato arrivava da una fase difficile con una amministrazione caduta per inchiesta giudiziaria. Come si è mosso per risollevare la città?
«Certo gli strascichi sono stati pesanti, soprattutto dal punto di vista mentale. Dirigenti e funzionari del Comune hanno un approccio di massima cautela ad ogni provvedimento . Quindi lo sforzo che noi stiamo facendo è quello di ridare fiducia alla macchina amministrativa e comunque andare a elaborare a portare avanti delle progettualità che siano per certi versi anche innovative tipo l'operazione del cinema. Siamo stati accusati di aver "buttato" soldi sulla cultura. Ma Sabaudia la scorsa estate è stato un punto di riferimento per tutti i comuni del circondario in fatto di eventi. Abbiamo portato Rds e abbiamo avuto oltre 20.000 persone, prevalentemente giovani. Non ci sono stati problemi di ordine pubblico, non ci sono stati problemi di circolazione stradale. C'è stato invece un grande riscontro per l'indotto economico e commerciale e ricettivo. Ci tengo poi a dire che stiamo lavorando per sistemare il palazzo municipale con lavori di restyling mirato, visto che per troppi anni è stato è stato abbandonato. La torre civica, il portico, tutto sarà sistemato con fondi concessi dal governo».

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