17.02.2024 - 14:30
"Tra le diverse ipotesi di titolo che mi sono state presentate per questo convegno, ho immediatamente scelto questo, "Sorella acqua", e non soltanto perché lo ritenevo aderente al mio modo di sentire, ma soprattutto perché in quel richiamo familiare ho avvertito in maniera prepotente il senso autentico della relazione che deve esserci tra l'essere umano e l'acqua, un bene che la natura ci ha consegnato, forse il più prezioso, certamente necessario per il nostro esistere". Così, il sindaco Matilde Celentano, durante il suo intervento durante il convegno "Sorella Acqua", che si è tenuto ieri al teatro D'Annunzio di Latina.
"Il richiamo al Cantico delle creature di Francesco d'Assisi è evidente e immediato, e benché scritto circa 800 anni fa, nel 1226, quel testo è oggi probabilmente più attuale di quando fu scritto. Un'attualità che gli deriva dalla capacità di riassumere in un testo di poche righe l'essenza di una relazione, quella tra uomo e natura, che nel tempo è andata purtroppo assumendo una connotazione distorta, di strumentale dipendenza e a tratti di cieco sfruttamento, anziché mantenersi sulla linea del naturale rispetto e della mutua considerazione. Oggi ci stiamo riscuotendo dalla miopia che in pochi decenni, in nome di una distorta visione del progresso, ha messo in serio pericolo il futuro del pianeta che ci ospita, ma non basta la consapevolezza, è necessario agire. Agire bene. Noi siamo qui, adesso, in questo teatro, per parlare di acqua, del nostro mare, e confrontarci per tentare di indovinare quale debba essere la strada giusta per coniugare il nostro interesse per il futuro del nostro territorio con la risorsa che il mare rappresenta. Siamo qui a parlare di sviluppo, di prospettive di crescita, di piani e idee capaci di mettere in rete le risorse di cui disponiamo da un angolo all'altro di questa provincia per trarne benefici comuni e vantaggi per l'intera comunità pontina. E' un disegno ambizioso, nel quale personalmente credo e per il quale, nella mia veste di sindaco della città capoluogo di provincia, intendo spendermi senza risparmio di energie, con la convinzione che tutti i miei colleghi degli altri 32 comuni pontini siano dello stesso avviso, anche loro convinti della necessità di dover intraprendere un nuovo percorso fatto di reciproca attenzione e reciproco rispetto, di sana collaborazione e di mutua assistenza, con l'obiettivo comune e condiviso di costruire un domani migliore per le generazioni che ci sostituiranno".
"Non so cosa potremo fare né cosa riusciremo a fare per trarre dal nostro rapporto con il mare nuovi benefici e nuove prospettive di sviluppo, ma so di certo che questa nuova sfida che vogliamo e dobbiamo intraprendere, dovrà essere giocata sul registro del rispetto dell'ambiente, della tutela della natura e dei suoi elementi, della valorizzazione di ciò che abbiamo. E per questo sento di poter dire che stavolta, prima ancora del risultato che riusciremo a portare a casa, sarà importante il modo in cui sapremo giocare questa partita. E in questa direzione, il fischio d'inizio abbiamo voluto darlo coinvolgendo tecnici, esperti, istituzioni, imprenditori, sindaci, la Regione Lazio in tutte le sue espressioni, dai consiglieri agli assessori, fino al Presidente Francesco Rocca, i parlamentari pontini ed anche il Governo nella persona del Ministro delle Politiche del Mare, Nello Musumeci. Il nostro impegno di amministratori è fare, e lo stiamo dimostrando, ma siamo consapevoli che per costruire e per offrire alla città una nuova prospettiva di sviluppo, c'è bisogno del concorso corale di tutti, di tutte le forze in campo. Se siamo qui, oggi, è perché noi ci crediamo. Latina vuole entrare nel ruolo che le spetta di diritto, quello di città capoluogo della provincia di Latina, per promuovere un nuovo corso di sviluppo dell'intero territorio pontino. Vogliamo farlo partendo dall'acqua, perché è quello l'elemento che più di ogni altro e meglio di ogni altro ci rappresenta: questa terra è stata sottratta alla palude e oggi può vivere grazie ad un complesso sistema idraulico che ci protegge; Latina ha il mare, ed è da qui che dobbiamo partire per reinventare una prospettiva di sviluppo turistico, ambientale e culturale".
"Uno sviluppo che sia circolare per l'intera provincia e che veda coinvolti tutti gli attori del territorio, istituzionali e non. Un nuovo corso da affiancare alla blue economy che da qualche anno la Camera di Commercio di Frosinone e Latina va opportunamente proponendo per restituire a questa nostra provincia la posizione che merita in ambito turistico e dunque sul fronte dell'imprenditoria che cresce e si sviluppa lungo le direttrici dell'uso sostenibile del mare, nel segno del rispetto e della tutela di uno dei beni più importanti che abbiamo a disposizione, la risorsa acqua. E' dal mare che Latina e la sua provincia debbono prendere il largo per raggiungere in maniera definitiva e compiuta l'Europa. Proprio quell'Europa che nel mare delle isole pontine, a Ventotene, ha trovato la propria origine. Dunque, si tratta semplicemente di tornare a casa dopo tanto peregrinare, come ha fatto Ulisse, che in queste nostre acque e in queste nostre terre si era a lungo perso rincorrendo sogni e sete di conoscenza. Prima di concludere voglio dirvi che questa giornata dovrà avere un seguito, e lo avrà con la predisposizione di un documento, un manifesto che diventerà lo strumento di bordo della condivisione di intenti tra tutte le realtà istituzionali del territorio pontino. Sarà il manifesto del blue deal pontino, che a partire dalla città del capoluogo dovrà coinvolgere l'intera provincia di Latina intorno all'idea di fare della governance, della sostenibilità, della tutela e della valorizzazione di tutti i beni di cui questa provincia dispone, e sono tantissimi, i pilastri del nostro agire per lo sviluppo e la crescita di tutte le nostre comunità. Sottoporremo e condivideremo questo documento con tutti, nessuno escluso, per diventare più coesi, più forti e più concreti nella nostra azione di governo del territorio".
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione