L'intervento
03.06.2024 - 20:00
Davide Zingaretti
Se il sindaco di Aprilia Lanfranco Principi ha tracciato un giudizio positivo del suo primo anno al governo, l’analisi della minoranza è diametralmente opposta. A bocciare l’operato della nuova giunta è il consigliere comunale Davide Zingaretti, il segretario provinciale di Azione (eletto in Consiglio con la lista Caporaso) che rappresenta uno dei simboli della nuova generazione della coalizione civica. «In questo primo anno la giunta Principi ha galleggiato, nonostante non sia interamente nuova visto che almeno quattro esponenti sono ex assessori e consiglieri della vecchia coalizione civica. In questo senso - spiega Zingaretti - su alcuni temi c’è stata una continuità amministrativa, penso ai progetti del Pnrr impostati dalla precedente Giunta che si stanno portando avanti. Su questo punto l’agenda non è cambiata, oltre a ciò però non c’è stato altro, il “cambieremo tutto” promesso dal centrodestra in campagna elettorale e ribadito nelle prime sedute dell’assise cittadina non si vede. Perciò lo definisco un anno di galleggiamento che però non è giustificato, perché molti assessori già conoscevano bene la macchina amministrativa. E ciò denota un’assenza di linea della maggioranza. Ad oggi manca un’idea di città. Che città intende portare avanti l’amministrazione Principi? Francamente non si è capito».
Il bluff più evidente secondo il consigliere di minoranza riguarda i borghi, per i quali l’alleanza “Un’altra Aprilia” aveva promesso massima attenzione durante la campagna elettorale. «Avevano impostato la battaglia sul recupero igienico-sanitario dei borghi, però in questi 12 mesi non si è visto nulla. Dal centrodestra tornato al governo dopo 14 anni ci si aspettava di più. Perciò ritengo sia stato un anno sbiadito. Trovo inoltre allarmante - continua - il metodo utilizzato da questa maggioranza, notiamo un Consiglio comunale molto più debole rispetto alla Giunta. L’assise cittadina viene coinvolta solo quando è strettamente necessario, per atti dovuti. Tutto è accentrato sul sindaco Principi, l’unica figura che sta facendo atti politici, nel bene e nel male, perché così attira su di sé le critiche e polarizza lo scontro con l’opposizione, che chiaramente si ripercuote anche sul dibattito in Consiglio».
Zingaretti nella sua analisi sottolinea quello che a suo giudizio è un altro errore dell’attuale Amministrazione, la mancanza di unanimità in Consiglio su grandi temi di interesse per la città. «Dall’inizio della consiliatura la nostra produzione di proposte è stata enorme con interrogazioni, mozioni o emendamenti ma nell’80% dei casi sono state bocciate e quando sono passate, come per la Tari agricola, è stato più per convenienza della maggioranza visto il clamore suscitato dall’argomento. E’ sbagliato - spiega - perché su alcune tematiche fondamentali va trovata una linea condivisa. In particolare mi preoccupano servizi sociali e ambiente: prima su questi temi c’era trasversalità, oggi c’è scontro su ogni punto».
Secondo Zingaretti sono tanti i ritardi accumulati dalla maggioranza in questi mesi. «C’è un mantra che loro utilizzano spesso: “Ci stiamo lavorando”. Però non riusciamo a capire - continua - se questa lentezza è dettata dalla macchina amministrativa oppure da discussioni interne ai partiti su ogni tema. Penso alle Consulte delle associazioni che non sono state ancora costituite, alla pista ciclabile che volevano modificare ma è rimasta intatta, agli interventi in periferia fermi al palo». Il segretario provinciale di Azione appare scettico anche sulla scelta del sindaco Principi di consegnare le quote ad Acqualatina, determinando con il suo voto il nuovo Cda. «E’ una vittoria mutilata, lui si vanta di aver determinato il nuovo Consiglio d’amministrazione che è adesso è a trazione FdI-Lega, che tuttavia guardano in altre zone della provincia come si può notare dal piano industriale. Più in generale - continua - si tratta di una partita molto politica dove è forte la presenza dei partiti, l’impressione è che Principi abbia più subito questo processo cambiando orientamento e passando da Forza Italia al ticket Fratelli d’Italia-Lega. E non credo che ciò pagherà. Fermo restando che anche in passato i finanziamenti per Aprilia sono arrivati, soprattutto per contrastare la dispersione idrica».
A preoccupare il consigliere sono inoltre le frizioni tra i partiti, che a suo avviso nascondono problemi reali. «Arrivare a fare dichiarazioni roboanti chiedendo di rimuovere un assessore, per poi fare marcia indietro pochi giorni dopo, dimostra l’inesperienza di questa maggioranza. Perciò molto spesso li abbiamo definiti ‘dilettanti allo sbaraglio’. La verità - conclude - è che una minima crisi non se la possono permettere perché la coalizione è già debole, i loro problemi sono reali e le soluzioni sono solo mediatiche».
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