L'iniziativa
02.05.2025 - 10:00
Il Comune di Sabaudia celebra la memoria nel giorno della Festa dei lavoratori intitolando due aree pubbliche a due figure simboliche della storia italiana: Giacomo Matteotti e Peppino Impastato.
La prima cerimonia si è svolta davanti all’ex Scuola Forestale, dove è stato ufficialmente intitolato il largo antistante a Giacomo Matteotti, parlamentare socialista assassinato nel 1924 per la sua opposizione al regime fascista. «Già due anni fa avevamo intitolato uno spazio ad Altiero Spinelli, uno dei padri fondatori dell’Unione Europea. Oggi, accogliendo la proposta dei gruppi di minoranza, in particolare del Partito Democratico, abbiamo voluto proseguire su questa strada riconoscendo l’importanza dell’opera di Matteotti nella storia democratica del nostro Paese. Matteotti è stato vittima di un regime autoritario, ma oggi si aprono nuove riflessioni anche su scenari internazionali del tempo, legati a interessi economici e politici. Questo ci spinge a valorizzare la sua figura come simbolo di libertà e legalità, in un momento in cui anche le dinamiche globali pongono nuove sfide alla democrazia». Così il sindaco Alberto Mosca nel corso della cerimonia alla quale hanno preso parte anche l’onorevole Salvatore La Penna e la senatrice Valeria Fedeli, già ministro dell’Istruzione. «Intitolare uno spazio pubblico a Giacomo Matteotti, nel giorno della Festa del Lavoro, assume un significato profondo. Matteotti ha sacrificato la propria vita - afferma Valeria Fedeli - per difendere libertà, democrazia e dignità del lavoro. Ricordarlo qui, in una città che sceglie di unire memoria e futuro, è un atto di civiltà che rafforza i valori fondamentali della nostra Repubblica. La memoria non appartiene a una parte, ma a tutta la comunità democratica del Paese».
La seconda intitolazione si è svolta nei pressi del Palazzo Mazzoni, dove è stata scoperta la targa dedicata a Peppino Impastato, giornalista e attivista ucciso dalla mafia nel 1978. «Un uomo - ha detto il sindaco Mosca - che ha pagato con la vita il coraggio delle sue denunce e il suo impegno civile. La sua testimonianza continua a rappresentare un punto fermo per le nuove generazioni nella lotta contro ogni forma di criminalità». Presenti all’iniziativa anche la presidente del IX Municipio di Roma, Titti Di Salvo, e rappresentanti delle associazioni combattentistiche e del mondo della scuola.
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