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Volley, Superlega

Itas Trentino troppo forte per un Cisterna in costruzione

I campioni d'Italia dominano la sfida in viale delle Province

Una squadra a fare la differenza ed un’altra in fase di costruzione, pronta a lavorare ancora tanto per migliorare e crescere di livello.
Tanta, anche troppa se vogliamo, Itas Trentino per il Cisterna Volley, pronto a subire lo strapotere dei campioni d’Italia, già rodati a dovere e pronti per un’altra stagione da assoluti protagonisti.
Cisterna ha fatto quel che ha potuto, cercando di opporre un minimo di resistenza, ma senza mai dare l’impressione di poter fare, anche se minimamente, match pari. In tutti e tre i set, giocati quasi in fotocopia, l’Itas Trentino, quando ha voluto, ha messo un marcia in più, lasciando Cisterna sul posto: 0-3 il finale.
La partita - Il primo break con l’ex Faure in battuta. Il parziale di 4-8 portava Morato a chiamare il primo time out della stagione. Cisterna aveva difficoltà nel trovare i ritmi giusti. Dall’altra parte il muro dell’Itas funzionava a meraviglia (3 consecutivi su Filippo Lanza, ndr).
La velocità d’esecuzione dei campioni d’Italia, una sorta di sentenza iniziale che lasciava sul posto i padroni di casa. Michieletto, il campione del mondo, faceva male con la pipe e non solo. Cisterna non riusciva a “sporcare” i palloni dell’Itas e per la squadra di Mendez era un gioco da ragazzi intravedere lo striscione d’arrivo del primo set. Daniele Mazzone non ci stava, tirava fuori gli artigli e Mendez ci parlava sopra. Un attimo prima del 21-25 e dello 0-1
Cisterna cercava di restare sul pezzo, provando a “sporcare” qualche pallone ai campioni d’Italia, ma gli ex di turno, Faure e Ramon, facevano capire a chiare note che l’album dei ricordi era rimasto a casa, ben custodito, ma chiuso in maniera ermetica. Il 10-14 era una sorta di prolungamento di quanto accaduto nel primo set, con Cisterna a soffrire sul muro-difesa un tantino da rivedere. I padroni di casa, nonostante il grande impegno, facevano a cazzotti, rimettendoci, con la grande qualità dell’Itas Trentino. E quando anche Sbertoli trovava l’ace, qualcuno dalle tribuna scuoteva la testa, come a dire: “c’è poco da fare con questi qui...”.
Set in fotocopia, con l’Itas a maramaldeggiare, tenendo sempre a distanza Cisterna. Poi con Michieletto a prendere a schiaffi il match: 18-25 e 0-2.
Morato si giocava la carta Tarumi all’inizio del terzo set, ma il leit motiv del match non cambiava. L’Itas, in un amen, otteneva subito quella che una volta veniva chiamato cambio palla, ma Cisterna provava ad alzare i propri ritmi. I campioni d’Italia colpivano da ogni angolazione, con velocità di esecuzione che, soprattutto nei primi tempi, si confermava arma letale e con Sbertoli a salire decisamente in quota.
Cisterna veniva “sporcata” in ogni dove e nel provare a riattaccare non una, ma anche due volte, non riusciva, soprattutto con Guzzo, a trovare la giusta lucidità per mettere palla a terra. Il successivo errore dello stesso Guzzo, certificava un 7-12 molto simile all’ombrellino dell’aperitivo serale dalle parti di viale dell Province.
Il muro di Fanizza, però, ridava vigore al popolo di Cisterna e ad una squadra desiderosa di non andare in doccia prima del tempo. Errori a iosa in battuta da una parte e dall’altra, ma quelli di Cisterna pesavano come un macigno visto il mini-gapa da recuperare. Il libero si andava a sovrapporre a Mazzone e il 16-21 era un inno anticipato al successo pieno dell’Itas Trentino. I padroni di casa aprivano ulteriormente il fianco all’ace del giovane Andrea Giani (nessuna parentela con il nostro “Giangio” con Bartha che un attimo dopo trovava il punto definitivo del 19-25: 0-3. Punto esclamativo dell’Itas Trentino, pronta a fare subito la voce grossa. Cisterna, dal canto suo, avrà modo e tempo per lavorare e migliorare l’intesa di una squadra giovane, ma con grossi margini di miglioramento.

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