Il risanamento dell'azienda in liquidazione Multiservizi mette in luce contraddizioni e problemi che il Comune di Aprilia continua a trascinarsi dietro. L'intervento dei liquidatori durante la Commissione di mercoledì scorso infatti ha presentato una azienda diversa rispetto a quella oggetto dei pesanti rilievi del Mef – solo in parte superati e in parte ancora oggetto di valutazione della Corte dei Conti.

Pur dovendo ricorrere per il reperimento di alcune figure professionali specifiche al personale interinale iscritto alla Tempor di Pomezia e Latina, ad oggi l'azienda è arrivata a contare 179 dipendenti e costa al comune 1 milione 423 mila euro in meno rispetto al 2017, con un risparmio del 20%. Un risparmio riferibile esclusivamente ai rapporti tra il Comune e la sua municipalizzata, ma soldi che, come rilevato in aula anche dal consigliere di Italia Viva Vincenzo Giovannini, Vincenzo La Pegna di Fratelli D'Italia e poi anche dal consigliere di maggioranza Mauro Fioratti Spallacci di fatto non restano nelle casse del Comune di Aprilia. Dal 2018 i servizi cimiteriali, la manutenzione del verde pubblico e l'assistenza all'utenza sulla Tari è passato nelle mani della Progetto Ambiente.

La partecipata con la determinazione 80 del 19 marzo scarso ha ricevuto 406 mila 139 euro per la manutenzione del verde pubblico durante l'anno in corso, 220 mila 773 euro per il servizio di informazione all'utenza e supporto all'ufficio tributi (determinazione 20 del 2 aprile scorso) e per l'anno 2019 ha percepito altre 417 mila 291 euro per la gestione del cimitero (228 mila 192 euro di canone annuo base e 113 mila 850 euro di canone annuo extra). 1 milione 044 mila euro, cui vanno ad aggiungersi i costi degli esternalizzati servizi di manutenzione degli edifici pubblici, della pubblica illuminazione e gli incarichi affidati ai privati per alcuni servizi di manutenzione verde. L'opposizione non ha potuto fare a meno di notare che si tratta comunque di somme a carico dell'ente di piazza Roma, un gioco di vasi comunicanti che modifica la forma, ma non cambia la sostanza.

Inoltre, mentre la Multiservizi sembra avere un piano per riuscire ad accantonare e pagare sia le rate della cartella esattoriale per i contributi Inps non versati in passato e riassorbire i costi milionari delle fatture contestate, una volta che l'arbitro tra le parti si sarà pronunciato al riguardo, il Comune pare avere grosse difficoltà a onorare i pagamenti.