La verve di Pierantonio Palluzzi è fatta di velocità e concretezza, e soprattutto è contagiosa, come si comprende agevolmente dall'intervento di una ragazza che rappresenta Ance Giovani, che si dice orgogliosa di essere stata coinvolta in un progetto che potrebbe rappresentare la prova tangibile della riscossa del territorio.

La presentazione del progetto per il nuovo ospedale pontino è una lezione di avanguardia culturale e propositiva; non c'è soltanto il gesto di apertura dell'associazione degli imprenditori edili che mette gratuitamente a disposizione della comunità un elaborato predisposto da tre tecnici affermati e illuminati. No, quello che vale di più è l'approccio offerto dal gruppo di Ance Latina alla scommessa del futuro. Il fatto che si parli di un nuovo ospedale e dunque del servizio impagabile che una struttura del genere trasferisce alla comunità locale in termini di offerta sanitaria, è importante ma non dirimente: l'eccezionalità del momento sta piuttosto nel modo in cui imprenditori e professionisti hanno deciso di affrontare una questione tecnica che si è trasformata in una sorta di guida ragionata per affrontare la crisi, per oltrepassare le barriere della burocrazia, per correre verso il domani. E che la corsa verso il futuro possa partire da Latina è addirittura esaltante.

Le immagini del filmato che mostra attraverso il disegno di Massimo Rosolini e Giovanni Andrea Pol come potrebbe essere il nuovo ospedale pontino lusingano l'occhio e solleticano l'immaginazione mostrando scenari e ambientazioni che parlano di ospitalità, comfort, accoglienza e bellezza. Le parole di Francesco Enrichens illustrano, meglio delle immagini, il tipo di lavoro concettuale, il pensiero e l'attenzione che si agitano dietro e dentro quella progettazione: spazi intercambiabili, sovrapponibili, scomponibili, predisposti per essere isolati se serve, concepiti per essere multifunzionali se ce n'è bisogno. Un parcheggio interrato può diventare un reparto, un'area di ristoro può diventare un triage per le emergenze. La lezione del covid c'è tutta: quello che medici, operatori sanitari e manager della sanità hanno dovuto imparare negli ultimi sei mesi è trasferito con grande naturalezza nel concetto di fondo della struttura voluta da Ance Latina e progettata da Rosolini e Pol e tarata sulle indicazioni di Enrichens: uno spazio creato per favorire il lavoro di equipe multidisciplinari, un sistema pensato per compiere la rivoluzione copernicana del servizio sanitario. Non sarà più il paziente a dover affrontare una via crucis per raggiungere tutte le tappe necessarie alla individuazione, alla cura e al superamento di una malattia, ma sarà l'ospedale che dovrà girare attorno al paziente.

E le fondamenta del progetto stanno tutte nell'osservazione e nella conoscenza del territorio, nelle dinamiche che regolano i flussi dei pazienti da un angolo all'altro della provincia.

Non è soltanto una scommessa, è una battaglia di civiltà e di progresso.

Una scommessa da 380 milioni
Costerà 380 milioni di euro, ma le tecniche costruttive, la scelta dei materiali e l'attenzione alla sostenibilità energetica e ai vincoli ambientali che richiedono l'azzeramento delle emissioni, faranno del nuovo ospedale una struttura capace di generare un risparmio economico calcolato tra i dodici e i quindici milioni di euro rispetto alle spesse di gestione attuali di una struttura vecchia come quella dell'ospedale Santa Maria Goretti. E' come dire che nei primi dieci anni di attività il nuovo ospedale pontino, grazie al risparmio energetico, potrebbe rientrare di circa la metà delle spese sostenute per la sua realizzazione.

E' uno dei fiori all'occhiello di Pierantonio Palluzzi che ha fortemente voluto questo progetto per rovesciare finalmente la posizione delle imprese edili rispetto alla crisi. «Non ci faremo schiacciare dall'emergenza descritta benissimo dal Presidente della Cassa Edile - ha spiegato Palluzzi - La nostra è una reazione attiva. Se negli ultimi dodici anni la provincia di Latina ha perso quasi il 50% delle imprese edili, è arrivato il momento di fare qualcosa. Noi andremo a riprenderci quello che abbiamo perduto». Il Presidente di Ance Lazio non perde mai occasione per ringraziare il Direttore dell'associazione, l'insostituibile Simone Vaudo, la mente organizzativa del progetto e punto di riferimento per le informazioni su costi e benefici e sugli ordini di grandezza del risparmio energetico ed economico che il nuovo progetto sarà in grado di veicolare. «Ci auguriamo che come accade nella vita - ha spiegato Palluzzi - anche questa nuova creatura possa vedere la luce e cominciare a prendere forma e vita tra pochi mesi. Noi sappiamo che si può fare, e abbiamo fatto la nostra parte».

I progettisti, un'apertura verso la provincia
Sono l'architetto Massimo Rosolini e l'ingegner Giovanni Andrea Pol i tecnici incaricati da Ance Latina di redigere il progetto del Nuovo Ospedale Pontino. Benché entrambi siano stati incaricati da Ance per le rispettive qualità professionali personali, la nomina costituisce implicitamente anche un segnale importante nei confronti del territorio, visto che parliamo dei presidenti dei rispettivi ordini professionali di appartenenza. Rosolini ha maturato una lunghissima esperienza nel settore ed ha ricoperto, molti anni fa, anche incarichi di natura amministrativa nel comune capoluogo. Si è sempre distinto per una linea sobria con interventi, proprio nella sua veste di presidente dell'Ordine degli architetti, che puntano ad una apertura al dialogo da parte dell'intera categoria, da qui la collaborazione con i costruttori di Ance Latina e la sinergia in numerose occasioni pubbliche e che ha condiviso con tutti i presidenti degli ordini professionali, anche con Giovanni Andrea Pol alla guida dell'Ordine pontino degli Ingegneri.

Il professor Enrichens, super consulente in materia di sanità
Una lunga esperienza nel mondo della sanità, il professor Francesco Enrichens è la persona scelta da Ance Latina per rendere il progetto del Nuovo Ospedale Pontino adatto, funzionale e moderno sul piano sanitario. Advisory board dell'Istituto Superiore di Sanità, attualmente il professor Enrichens (le cronache di questi anni sono colme di suoi interventi proprio sul tema della sanità), è anche ex direttore della direzione ospedali del Ministero della Salute. Una figura di alto livello che, ovviamente, rende bene l'idea dell'importanza che Ance ha voluto dare all'iniziativa. Un super consulente che è in linea con le iniziative che Palluzzi ha assunto in provincia di Latina sempre nel corso della sua presidenza di Ance Latina: tra queste il corso di alta formazione sugli appalti pubbliche che ha sostanzialmente dato il via a questo progetto e che ha visto, come relatori, importanti esponenti del settore.

«Vigileremo affinché quest'opera si faccia»
«Siamo stati costretti a pensare la struttura in senso orizzontale, a causa dei vincoli imposti dalla presenza dei radar dell'Aeronautica a pochi chilometri di distanza, ma siamo riusciti a trasformare questo limite in un vantaggio» ha spiegato Pierantonio Palluzzi nel corso della conferenza di ieri. «La luce e il verde saranno i veri padroni di questo edificio insieme allo spazio, che i nostri progettisti hanno voluto il più possibile simile ad una piazza accogliente e grande. la nostra è ancpora soltanto una proposta - ha aggiunto - Saranno i committenti, la ASsl e la regione, a decidere se utilizzare o meno questo progetto. Di una cosa siamo comunque certi: noi vigileremo affinché il nuovo ospedale si faccia, non importa se con il nostro progetto piuttosto che un altro. Abbiamo le carte in regola per realizzare in casa questa struttura, sappiamo come aggregare le imprese del territorio, non apsetteremo che vengano da fuori a fare quello che siamo in grado di fare da soli».