Cambiare il progetto per ridurre i costi di realizzazione. E' l'obiettivo sul quale sta lavorando il ministero delle Infrastrutture per la revisione del progetto dell'Autostrada Roma-Latina. Un nuovo piano che sarà poi sottoposto, a quanto pare, anche al parere delle istituzioni locali. Le modifiche, che non saranno tante ma sostanziali, dovrebbero essere ultimate entro i primi di novembre.

Secondo le indiscrezioni che arrivano dal Mit, l'intenzione dei tecnici che stanno lavorando al progetto è quella di rendere il più possibile simile al tracciato della Pontina l'autostrada. Una richiesta che è arrivata, politicamente, dal Movimento 5 Stelle e da Liberi e Uguali e che il Pd ha accolto con l'impegno che l'autostrada sarà comunque portata a termine. Stando a quanto ha riferito nei giorni scorsi l'assessore regionale Mauro Alessandri ai componenti del comitato No Corridoio che lo hanno incontrato, l'autostrada Roma-Latina avrà un percorso ridotto con l'eliminazione del tratto complanare alla Roma-Fiumicino dall'A12, una riduzione delle opere complementari e il tentativo di sfruttare il più possibile il tracciato della Via Pontina. In quest'ottica a rimetterci maggiormente potrebbero essere i comuni di Aprilia e Latina i quali avrebbero ottenuto, con il progetto di finanza originale della Regione Lazio, la realizzazione di diverse opere a compensazione, utili a migliorare la viabilità generale delle loro città. Dovranno arrangiarsi da soli, a quanto pare.

Sempre nel corso di quell'incontro, è emerso come la bretella Cisterna-Valmontone avrà un progetto autonomo, sarà costruita in house, non sarà a pedaggio. Dunque i finanziamenti rimangono, ma le due opere saranno realizzate in maniera diversa e staccata, non insieme come era invece previsto dal precedente progetto.

La necessità di rivedere il progetto sembra legata a due ordini di problemi, uno di natura politico, l'altro più tecnico. Quello politico, come detto, è l'insistenza del Movimento 5 Stelle per evitare la realizzazione del progetto originario, contro cui i grillini si sono sempre battuti. Il Pd di Nicola Zingaretti, in Regione, sta sempre più dialogando con M5S e intende porre le basi per una alleanza strutturale. Ecco dunque che qualcosa ha dovuto concedere a M5S su questo progetto, unico in revisione nel blocco previsto dal Mit.