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Il caso

Discariche a Latina e Fondi, è scontro sugli impianti per lo smaltimento rifiuti

Il sindaco Terra: "Un passo importante verso l'Ato provinciale". Il centrodestra di Latina contraria al sito, mentre a Fondi si parla di un sito meccanico-biologico

Nuova discarica a Latina, il Comune di Sabaudia contrario alla scelta

L'area individuata per la discarica a Latina

Un passo importante verso l'Ato provinciale dei rifiuti". Con queste parole, il Sindaco di Aprilia e consigliere provinciale Antonio Terra commenta la decisione, assunta ieri in Conferenza dei Sindaci della Provincia di Latina, di indicare due ex siti industriali dismessi a Latina e Fondi per la realizzazione della discarica di servizio. "È chiaro – aggiunge il primo cittadino – che si tratta dell'avvio di un percorso. Ma va esattamente nella direzione da noi auspicata da anni: gestire, come amministrazioni pubbliche e direttamente, gli impianti della Provincia. Solo così gli sforzi riposti dai Comuni nella raccolta differenziata non saranno vani e si potranno tenere sotto controllo i costi dei conferimenti dei rifiuti". È in programma nella giornata di domani, invece, il Consiglio provinciale chiamato a ratificare quanto indicato dai Sindaci. "Io spero che il Consiglio contribuisca a rafforzare la decisione assunta ieri – conclude Terra – così come mi auguro che possa esser presto approvata la legge regionale che dovrà normare gli Ato dei rifiuti, ancora in discussione. Sono certo che, una volta definiti gli strumenti, questo percorso possa realmente rappresentare un punto di svolta importante per il nostro territorio".

Non sono invece dello stesso avviso i consiglieri comunali del centro destra di Latina. "La scelta sulla nuova discarica che sarà realizzata a Latina è stata presa dal sindaco Damiano Coletta senza il coinvolgimento del Consiglio comunale. E' una cosa gravissima. I consiglieri comunali sono stati tenuti all'oscuro delle trame del sindaco per localizzare sul nostro territorio una nuova discarica. E siccome questi sono i rappresentanti dei cittadini, è evidente che Coletta ha voluto nascondere ai latinensi la decisione. ". Lo affermano in una nota i consiglieri comunali Giovanna Miele, Matteo Coluzzi, Andrea Marchiella, Matilde Celentano, Giorgio Ialongo, Alessandro Calvi, Massimiliano Carnevale e Vincenzo Valletta. "
Già nei mesi scorsi avevamo segnalato come la scelta rispetto al sito per lo stoccaggio dei rifiuti di cui si stava parlando in Provincia, aveva necessità di un passaggio preventivo all'interno del Consiglio comunale, per aggiornare la città su quanto stava accadendo. Invece Coletta ha fatto in modo di tenere tutto nascosto, annunciando la decisione a cose fatte. Un comportamento gravissimo, un danno enorme alla città. Coletta e Latina Bene Comune che sbandierano la presunta chiusura definitiva di Borgo Montello, regalano alla città l'apertura di un'altra discarica di rifiuti. Questo è il bene comune che intendono loro! Chiederemo la convocazione urgente di una Commissione Ambiente e di un Consiglio comunale per discutere della vicenda.
E' del tutto evidente che l'indicazione dell'area sul territorio di Latina sia il primo atto dell'accordo stretto tra Coletta e il Partito democratico, complice di questa decisione. La loro alleanza punta a governare Latina e come primo atto regalano ai cittadini una nuova discarica di rifiuti, un'altra servitù. Fa sorridere, poi, il fatto che Coletta dica di aver messo delle condizioni, come quella della garanzia di una chiusura definitiva di Borgo Montello: ricordiamo a Coletta che l'unica garanzia certa per la chiusura definitiva di Montello sarebbe stata quella di non far finire in mano privata la proprietà di Ecoambiente. Ora, col senno di poi, si capisce benissimo quale fosse l'obiettivo di Latina Bene Comune: fare di Latina la pattumiera della provincia. Oltretutto rischiamo adesso di trovarci con due vicende aperte, la nuova discarica e anche Borgo Montello, a tutto discapito dei cittadini".

Anche il Comune di Fondi si dice contrario ad una discarica nel territorio. "No ad un sito di stoccaggio di inerti nell'area industriale di via Pantanello: a seguito dei lavori della conferenza dei sindaci che si è riunita giovedì pomeriggio, l'amministrazione comunale di Fondi torna sulla questione esprimendo la sua totale contrarietà. Le motivazioni, già anticipate durante la conferenza dal vice sindaco Vincenzo Carnevale e dall'assessore all'Ambiente Fabrizio Macaro, sono principalmente, ma non solo, di natura tecnica. Al vaglio dei primi cittadini pontini, si ricostruisce per completezza di informazione, non una discarica, bensì un sito di trattamento meccanico-biologico della frazione inerte non suscettibile di riutilizzo dalla lavorazione del rifiuto urbano indifferenziato. Anche se l'impianto in questione, come ripetutamente emerso durante i lavori, non sarà impattante per i territori interessati dal punto di vista ambientale, secondo la proposta in oggetto dovrebbe essere realizzato in un'area che presenta una serie di fattori escludenti-condizionanti, già evidenziati nella stessa relazione tecnica della Provincia di Latina. In base alla cartografia presentata nel succitato documento, l'area industriale individuata, peraltro non di proprietà del Comune ma privata, presenta vincoli e destinazioni d'uso del suolo incompatibili, ai sensi del vigente Piano Rifiuti Provinciale e Regionale, con la presenza dell'impianto. La relazione, non elaborata dagli uffici del Comune di Fondi bensì dagli stessi tecnici dell'Ente che ha avanzato la proposta, individua peraltro altri siti nel sud pontino privi di fattori escludenti-condizionanti. Una seconda motivazione, meramente tecnica, riguarda anche i dati sulla produzione del secco residuo relativamente al triennio 2017-2019 secondo i quali Fondi vanta il dato tra i più bassi della provincia di Latina: 74 kg annui di secco residuo pro capite. Il Comune di Fondi, che risulta tra i più virtuosi dell'intero territorio pontino, si ritroverebbe quindi ad accogliere gli inerti di città che si sono impegnate meno, o per nulla, sul fronte della riduzione dei rifiuti, ospitando un impianto di stoccaggio in un'area, si ribadisce ancora una volta, ritenuta inidonea dallo stesso ente proponente".

«Avremmo illustrato la nostra posizione con dati e numeri già giovedì durante i lavori – spiegano il sindaco Beniamino Maschietto, l'assessore all'Ambiente Fabrizio Macaro e il vice Vincenzo Carnevale che ha partecipato alla conferenza del 20/01 in quanto delegato – purtroppo tale proposta non era stata condivisa e neppure anticipata, né ufficialmente né informalmente. Se avessimo saputo per tempo che la proposta avrebbe interessato il comune di Fondi avremmo argomentato, in maniera ancor più incisiva e dettagliata, la nostra posizione contraria durante la conferenza così da consentire agli amministratori presenti di esprimersi con maggiore consapevolezza e contezza rispetto all'atto che erano chiamati a esaminare». 

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