Piccolo è bello ma non sempre, stavolta una piccola produzione di energia sull'isola di Ponza ha riservato una mega sorpresa (negativa) per i residenti. E' stata infatti una batosta inaspettata e, perciò, tremenda il calcolo dell'energia, peggiore di quanto comunque previsto. In questi giorni sono state recapitate agli abitanti di Ponza le bollette dell'energia prodotta e distribuita dalla locale società Sep (Società Elettrica Ponzese S.p.A.) che svolge l'attività di produzione, distribuzione, misura e vendita di energia elettrica nel territorio di Ponza in forza della legge 6/12/1962 n°1643.

L'attività ebbe inizio nel lontano luglio 1923 e la Sep è attualmente l'unica società a gestire su un'isola del Tirreno due distinte centrali elettriche. A scatenare la rabbia e lo sconforto degli utenti è l'aumento elevatissimo dell'importo della rata che, per alcuni, ha toccato più del 300 per cento. Un utente ha riferito che, a fronte dei duecento euro della passata rata, oggi ne deve settecento. Comprensibili dunque le lunghe file agli sportelli per chiedere spiegazioni e la dilazione dell'importo calcolato in più rate. A tutti è stato risposto che l'aumento è legato all'impennata dei costi del carburante con cui si alimenta la centrale. E se la maggior parte degli utenti si limita a disperarsi e a protestare, cresce, d'altro canto, il numero di quanti hanno comunicato di chiedere l'intervento della Guardia di Finanza perché sia verificata a quale livello sia giunto l'aumento delle tariffe, dato che sull'isola lunata, a differenza di Ventotene, dove la fornitura di energia elettrica è di competenza dell'Enel, il prezzo lievita a seconda delle scelte compiute dalla Sep che non rientra nell'elenco delle aziende che debbono rispettare il prezzo calmierato, come invece è obbligata a fare l'Enel. C'è pure un altro particolare.

Poiché il numero degli utenti è limitato, il costo della manutenzione è alto, a differenza dell'Enel dove i costi primari per l'efficienza dell'impianto erogatore di energia è suddiviso in un numero esteso di fruitori del servizio. Fatto sta che sull'isola la stangata della bolletta della luce sta provocando una raffica di proteste per l'imprevista «mazzata» che sta mandando a monte i calcoli del bilancio che ogni nucleo familiare aveva ipotizzato, pur nel previsto aumento che il 2023 avrebbe riservato. L'approvvigionamento attraverso la centrale indipendente dal resto della rete nazionale già da tempo viene considerata da molti se non un'anomalia perlomeno anacronistica.