Dalle parole ai fatti, oltretutto in tempi strettissimi. Insomma, una cosa rara per il territorio di Latina, ma c'è chi ce l'ha fatta: Ance Latina e sindacati hanno ufficialmente siglato il protocollo d'Intesa per la regolarità e la sicurezza del lavoro nel settore degli appalti pubblici con la Provincia di Latina. Il tutto per raggiungere un importante obiettivo: mettere la parola fine al lavoro irregolare e alla concorrenza sleale nel mondo dell'edilizia.

È successo ieri pomeriggio, nella Sala Cambellotti del palazzo di via Costa, dove esattamente 21 giorni fa, il presidente dell'Ance Pierantonio Palluzzi, insieme al direttore Cassa edile, Esel Cpt e Ance Latina Simone Vaudo e i sindacati Filca Cisl, Feneal Uil e Fillea Cgil hanno sottoscritto il protocollo con il Prefetto Maurizio Falco.

In quella sede, il direttore Vaudo aveva auspicato che tutte le stazioni appaltanti del territorio integrassero questo protocollo nelle gare pubbliche ed ecco che la Provincia di Latina si fa da apripista, diventando il primo ente che, di fatto, mette l'innovativo badge di cantiere quale prerequisito per partecipare. Entrando nel dettaglio, la Provincia accoglie il protocollo ideato da Ance e sindacati, dando vita ad una «piccola rivoluzione negli appalti pubblici gestiti dalla provincia», citando il consigliere provinciale Luca Magliozzi, intervenuto dopo il presidente della Provincia Gerardo Stefanelli, al tavolo in cui erano presenti Palluzzi, Vaudo e i segretari delle tre sigle sindacali Alessio Faustini, Paolo Masciarelli e Massimo Purificato.

Il contratto
Sono otto gli articoli che compongono il protocollo, che si applica a tutte le imprese aggiudicatarie di lavori pubblici presso la Provincia di Latina. L'articolo fondamentale è il numero 5, relativo al contratto collettivo: «ai lavoratori dipendenti impiegati a qualunque titolo nei cantieri (...) si applica il Ccnl del settore edile (...) nonché le norme del Ccpl della Provincia di Latina sottoscritto in data 17/05/2022». In aderenza al suddetto contratto della Provincia di Latina, «tutte le imprese in appalto e in subappalto assegnatarie dei lavori commissionati dalla Provincia di Latina, dovranno attivare obbligatoriamente, presso la Cassa Edile di Latina, il badge di cantiere». Questa manovra significa dotare il settore di uno strumento di controllo fondamentale, capace di monitorare le condizioni di lavoro e salariali di ogni singolo dipendente impegnato nei cantieri del territorio e più in generale della situazione del comparto edile che opera in provincia.

«Solo il primo passo»
La Provincia di Latina è stato sicuramente l'ente più reattivo, ma la firma di ieri mattina rappresenta solo il primo passo di un percorso che si auspica venga intrapreso da tutti gli altri enti, tra cui i Comuni, e società partecipate. L'appello arriva da tutte le parti interessate, a partire da Ance e dalle parti sociali, ma anche dal presidente Stefanelli stesso: tutti sono d'accordo che Latina, prima in tutta Italia, abbia trovato la ricetta perfetta per frenare bruscamente il fenomeno del lavoro nero e dell'illegalità nel settore edile.