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Ambiente

Poligono nel Parco, la battuta d'arresto

La nota dal Comando delle Forze Operative Terrestri che conferma la necessità della Valutazione di Incidenza Ambientale: per ora niente esercitazioni

Poligono nel Parco, la battuta d'arresto

Anche dal Comando delle Forze Operative Terrestri, è arrivata la conferma che per le esercitazioni militari all'interno del poligono ai Pantani d'Inferno serva la Valutazione di Incidenza Ambientale. Passa la linea del Parco Nazionale del Circeo dopo mesi di querelle sulle esercitazioni all'interno dell'area protetta sul lungomare di Sabaudia quindi, almeno in via teorica anche le attività programmate dal prossimo mese di settembre fino a dicembre non potranno essere svolte senza la VIncA. Che è di competenza dell'Ente Parco.

E' quanto si evince proprio da una nota del Comando delle Forze Operative Terrestri pervenuta all'Ente Parco in cui si evidenzia come l'Esercito dia importanza agli aspetti ambientali connessi ai poligoni. Per quanto riguarda quello di Sabaudia viene precisato che in base al disciplinare d'uso concordato con la Regione Lazio, l'area sia impiegabile per 220 giorni l'anno ma che dal 2012 ad oggi per quanto riguarda nello specifico, le esercitazioni con le bombe a mano sono state effettuate 17 giornate di addestramento. Nella lettera si fa inoltre riferimento alle attività di bonifica, altro quesito posto più volte anche dall'Ente Parco anche se in questo senso al momento non sembra siano stati forniti dati specifici.

Ma l'elemento della VIncA è comunque divenuto una realtà ora, perchè sono state evidenziate tutte una serie di criticità legate allo svolgimento delle esercitazioni. E considerando che si tratta di un'area a tutela integrate per cui sono in vigore norme di salvaguardia a livello internazionale, resta comunque in piedi la questione della delocalizzazione. Una posizione questa su cui sono ferme molte associazioni e non solo per tutelare in primis l'avifauna ma anche in considerazione dello stato in cui versa il cordone dunale, già fortemente provato.


«Esprimiamo soddisfazione - hanno commentato il capogruppo del Pd Giancarlo Massimi e il segretario cittadino Luca Mignacca - per quanto comunicato dal Comando delle Forze Operative Terrestri che ha ribadito che qualunque tipo di attività è subordinata alla Valutazione di Incidenza Ambientale essendo un' area tutelata da normativa internazionale. E' quanto aveva sostenuto il Parco sin da subito. La necessità della VIncA conferma anche i rilievi evidenziati nell'interrogazione in Regione del consigliere del Pd Salvatore La Penna che si è interessato della questione».

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