Il fatto
18.10.2023 - 12:30
Il grido d'allarme, almeno sulla carta, sembra poter portare alla conquista del risultato. Se lo augurano i giornalai del capoluogo che ieri sera hanno aderito alla notte delle edicole, manifestazione a carattere nazionale organizzata dal Si.Na.Gi. (Sindacato Giornalai d'Italia). In via Emanuele Filiberto gli edicolanti di Latina (non tutti) si sono ritrovati davanti all'edicola di Patrizia Cormio (segretario provinciale Si.Na.Gi.) per attirare l'attenzione sulla grave crisi che sta travolgendo il settore, per ribadire il proprio fondamentale ruolo sul territorio anche come presidio sociale, per denunciare le difficoltà e chiedere misure di sostegno. La situazione che si è venuta a creare nella filiera editoriale nell'ultimo decennio impone una svolta decisa ed un cambio di rotta.
«Le richieste agli editori partono naturalmente dalla priorità delle priorità - ha sottolineato Patrizia Cormio - rinnovare celermente il contratto nazionale scaduto da oltre tredici anni, e a questa aggiungiamo la necessità del riconoscimento di 10 centesimi per ogni copia consegnata in edicola. È inoltre improrogabile ripensare anche l'organizzazione della distribuzione locale che sta creando enormi difficoltà nella gestione».
Al Governo le edicole chiedono che il credito d'imposta riconosciuto a fronte di spese sostenute per l'attività «diventi strutturale, come pure il bonus per il sostegno della diffusione capillare della carta stampata sul territorio finanziato dal Fondo per l'editoria con una dotazione di almeno 25 milioni di euro, che sia riconosciuto lo status di lavoro usurante per chi opera in edicola e una nuova rottamazione delle licenze con accompagnamento alla pensione degli edicolanti, sul modello dell'anticipo di pensione ottenuto dalle aziende editoriali, anch'esso finanziato dal Fondo per l'editoria».
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