Cerca

Il caso

La strage di pecore e l'emergenza lupi

Il gregge falciato dal treno nei giorni scorsi riaccende i riflettori sulla presenza dei predatori. I dubbi del Comitato

La strage di pecore e l'emergenza lupi

La strage di pecore dei giorni scorsi sui binari a Priverno, riporta di attualità il problema dei lupi sui Lepini e anche, a quanto pare, nelle pianure ai piedi della catena montuosa nostrana. Ad aver creato scompiglio nel gregge che pascolava sotto a Monte Seiano, sono stati proprio i lupi che attaccando le pecore hanno causato la loro fuga scomposta. Molte si sono dirette verso i binari proprio mentre transitava un treno regionale sulla trafficatissima linea Roma - Napoli dove è stata registrata la strage. Alla conta finale, sono stati oltre 40 i capi di bestiame morti in seguito all'investimento. Investimento che, tra l'altro, ha costretto i passeggeri del treno ad una extra sosta tra le stazioni di Priverno Fossanova e Sezze Romano di oltre due ore con ripercussioni su tutto il traffico ferroviario. Sulla questione lupi, avvistati già in passato a Priverno, Maenza, Sonnino, Roccasecca dei Volsci, arriva l'intervento del Comitato Boschetto, Gricilli Macallè: «Un treno passeggeri ha investito un gregge uccidendo 46 pecore. Un fatto grave ma potrebbero accaderne anche di più gravi. Cosa si aspetta per intervenire? La Regione Lazio è responsabile della gestione della fauna selvatica e fino adesso non è intervenuta sul nostro territorio. Territorio in cui non esiste un parco in cui possano vivere in forma protetta. Abbiamo più volte segnalato la presenza di lupi nelle zone collinari di Priverno, dopo che sono stati avvistati di giorno o di notte nelle vicinanze della proprie abitazioni. Chi dovrebbe seguire questi processi di stanziamento della fauna selvatica ed anche protetta come il lupo? Dovrebbe essere l'Assessorato all'Agricoltura della Regione a seguire queste dinamiche, ma nonostante le varie segnalazioni da parte degli allevatori della zona, pastori di ovini e bovini che stazionano sulle nostre colline allo stato brado, non sono stati intrapresi interventi di monitoraggio sulla presenza dei lupi. Quali sono gli accordi con le Asl per il monitoraggio sanitario della fauna selvatica con il coinvolgimento degli ATC che hanno sicuramente una conoscenza approfondita della situazione sul territorio?». Domande più che lecite visto che gli allevatori dei paesi della zona, lamentano ormai da anni attacchi dei lupi al bestiame, con perdite per loro ingenti. Perdite che prevedono dei rimborsi, ma le procedure per arrivarci sono così lunghe e le somme così esigue, che spesso si rinuncia alle domande.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione