Le tappe
25.08.2024 - 10:30
Tra il Comune di Latina e i centri commerciali i rapporti sono votati alle difficoltà. E allo scontro. Il prossimo riguarda infatti la realizzazione di un’altra grande struttura di vendita, denominata «Parco polifunzionale dei Monti Lepini» in luogo di un’area già con destinazione produttiva di proprietà della «Ortofrutticola Pontina srl». Si tratta di un progetto di riconversione su cui si è già innestato un piano di variante urbanistica. A prescindere da ogni considerazione sulla reale necessità per la città di avere un altro centro commerciale, questa vicenda non è nemmeno tanto nuova perché si è già consumato uno scontro legale chiuso a maggio del 2021, con una sentenza del Tar di Latina con cui fu (tra l’atro) ordinato al Comune di «istruire gli elaborati aggiornati in adempimento alle richieste del Commissario ad acta».
Quest’ultimo nella sua relazione, redatta per l’inerzia pluriennale dell’ente di piazza del Popolo, aveva indicato varie criticità che avrebbero impedito l’esito favorevole dell’istanza di variante per il Parco dei Monti Lepini, «in particolare l’indicazione di una cubatua non corrispondente a quelle effettivamente presenti sull’area e la carenza e/o inadeguatezza degli elaborati tecnici in ordine a vari aspetti di sistemazione dell’area». Sempre nella sentenza di maggio 2021 il Tar di Latina ha stabilito che «con riguardo alla titolarità dei poteri di valutazione e decisione in ordine al progetto/proposta come modificato con la nota del 5.5.2020, va detto che spetta al Comune esercitare (finalmente) le prerogative che le sono proprie».
E’ questo il passaggio cardine attorno al quale ruota il nuovo giudizio di ottemperanza chiesto da Ortofrutticola Pontina con ricorso depositato nei giorni scorsi dagli avvocati Sabrina Morelli e Marco Giustiniani che chiamano in causa in primis il Comune di Latina, cui viene chiesto di concludere il procedimento per il nuovo centro commerciale, come chiesto dai giudici, e poi la Regione Lazio, il commissario ad acta già nominato per la relazione svolta in luogo del Comune, ossia la dottoressa Grazia Maria Celano, nonché i progettisti Luca Baldini e Alessandra Gibbini.
Va detto che dopo la sentenza di maggio 2021, ossia a settembre dello stesso anno, l’amministrazione comunale ha comunicato alla società Ortofrutticola Pontina il definitivo diniego alla proposta di variante, adducendo motivazioni del tutto nuove rispetto al preavviso di rigetto e ritenendo che le rettifiche già depositate dalla società rappresentassero una modalità di variante urbanistica nuova, quindi tutto sarebbe dovuto cominciare dall’inizio. E quest’ultima variante è stata rigettata col provvedimento di settembre 2021 di cui adesso la società chiede l’annullamento al fine di rimettere in pista il progetto ed arrivare ad una conclusione diversa. La discussione sul ricorso è l’udienza si terrà ad ottobre prossimo.
Nel frattempo non può non risaltare il lungo lasso di tempo intercorso tra la primissima richiesta di riconversione del sito avanzata la vigilia di Natale del 2004 e la successiva istanza per una variante urbanistica datata 16 novembre 2013. Venti anni trascorsi (quasi) invano e con, in mezzo, tanti altri centri commerciali e relative controversie, risultato della mancanza di un piano del commercio e in definitiva di un nuovo piano regolatore generale.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione