Il fatto
31.08.2025 - 20:00
L'area dove sorgerà la discarica di Aprilia
La discarica di Aprilia non sarà il punto di smaltimento dei rifiuti della Capitale. La Regione Lazio ha chiarito che il nuovo impianto rientra in un piano più ampio, che prevede la costruzione di una discarica in ogni provincia, con l’obiettivo di chiudere il ciclo dei rifiuti in maniera autonoma e senza gravare su Roma.
Un chiarimento che cambia in parte la percezione di un progetto sinora al centro di forti contestazioni e di una serrata opposizione politica e civica. Nei mesi scorsi, infatti, le polemiche avevano alimentato il timore che Aprilia diventasse il terminale dell’emergenza romana. Ma i numeri e i fatti raccontano una realtà diversa.
A circa trenta chilometri di distanza, è già in costruzione una discarica otto volte più grande di quella apriliana. Un impianto destinato in larga parte a rispondere ai bisogni della Capitale e che rappresenta la prova concreta di una strategia di riequilibrio territoriale.
Il progetto di Aprilia, dunque, non avrà la funzione di accogliere i rifiuti provenienti da Roma, ma si limiterà a gestire le eccedenze prodotte nella provincia di Latina, come avverrà per le altre province laziali. Una scelta che risponde all’esigenza di ridurre al minimo i trasferimenti di rifiuti tra territori e di responsabilizzare ciascun ambito provinciale nella gestione del ciclo.
Nonostante ciò, il dibattito resta acceso. I comitati cittadini continuano a manifestare contrarietà, denunciando possibili rischi per l’ambiente e la salute. Nei giorni scorsi si è tenuta una manifestazione che però ha registrato una partecipazione ridotta rispetto alle aspettative. Le opposizioni insistono nel chiedere di fermare l’opera, mentre la Regione ribadisce la necessità di dotare ogni provincia di un proprio impianto.
Dal fronte istituzionale e tecnico arrivano invece rassicurazioni: la discarica sarà costruita con le più moderne tecnologie disponibili e con standard di sicurezza tali da ridurre al minimo l’impatto sul territorio. Una promessa che non basta a placare le paure, ma che segna la linea ufficiale sul progetto.
Il tema resta centrale nella discussione pubblica, ma con una certezza che ora appare difficilmente smentibile: la discarica di Aprilia non sarà l’ennesima valvola di sfogo per i rifiuti della Capitale. Il piano della Regione Lazio punta piuttosto a chiudere il ciclo in maniera autonoma, provincia per provincia, cercando di superare definitivamente la logica emergenziale che da anni caratterizza la gestione dei rifiuti nel Lazio.
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