L'intervento
13.11.2025 - 12:55
L’Associazione nazionale Sapar, che rappresenta centinaia di piccole e medie imprese italiane del comparto del gioco pubblico, ha inviato una richiesta di replica all’articolo pubblicato il 9 novembre 2025 https://www.latinaoggi.eu/news/cronaca/312631/azzardo-numeri-choc-nel-lazio-16-miliardi-giocati-in-un-anno-roma-e-latina-tra-le-citta-piu-a-rischio.html, legato al rapporto “AzzardoMafie” di Libera.
Nella nota, il presidente della delegazione regionale del Lazio, Gabriele Perrone, contesta i dati riportati nel servizio, ritenendoli «in esatti e fuorvianti». In particolare, sottolinea che nel 2024 nel Lazio la spesa effettiva per il gioco sarebbe stata pari a 2,18 miliardi di euro (fonte Agenzia delle Dogane e dei Monopoli), con una spesa media pro capite di 381,7 euro l’anno, “in pratica un caffè al giorno”, e non 2.800 euro come riportato.
Nel dettaglio, i dati forniti da Sapar indicano che la spesa reale pro capite nel 2024 è stata di 516 euro a Latina, 518 a Terracina e 410 ad Aprilia. «Lo ribadiamo – spiega Perrone – non per minimizzare il problema della dipendenza da gioco, che va affrontato con la massima attenzione, ma per riportarlo nel giusto perimetro numerico, così da valutare correttamente gli interventi da adottare».
La lettera di replica mette inoltre in evidenza il ruolo del gioco pubblico legale come “presidio di legalità sul territorio”, in grado – secondo Sapar – di contrastare l’infiltrazione della criminalità organizzata. «Il gioco regolamentato – scrive Perrone – è uno dei settori più controllati d’Italia e i suoi operatori rappresentano un baluardo di trasparenza e di legalità. Senza la presenza del gioco pubblico si lascerebbe spazio all’illegalità».
Il presidente della delegazione regionale del Lazio aggiunge poi un invito alla stampa e alle istituzioni a «puntare sulla formazione e sull’informazione corretta, strumenti fondamentali per prevenire le forme patologiche del gioco».
«Siamo certi – conclude Perrone – che i profili evidenziati riceveranno l’attenzione che meritano. Chiediamo la pubblicazione della presente replica nel rispetto del diritto di informazione e di chiarezza verso i cittadini».
La replica di Sapar riaccende così il dibattito su un tema complesso, in equilibrio tra tutela della salute pubblica, trasparenza del mercato e contrasto all’illegalità, confermando la necessità di un’informazione accurata sui dati reali del fenomeno.
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