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Dalla Curia

Monsignor Crociata ha nominato il nuovo Vicario Foraneo di Cisterna di Latina

La scelta è caduta sul reverendo don Fabrizio Cavone

Monsignor Crociata ha nominato il nuovo Vicario Foraneo di Cisterna di Latina

In questi giorni il vescovo Mariano Crociata ha comunicato al clero di aver nominato il reverendo don Fabrizio Cavone come nuovo Vicario Foraneo di Cisterna di Latina. Il territorio di competenza della Forania comprende oltre a Cisterna di Latina, con i suoi borghi, anche i Comuni di Cori, Norma e Rocca Massima.

Don Fabrizio Cavone, da poco trasferito a Cisterna di Latina come Parroco di Santa Maria Assunta in Cielo, ha 41 anni d’età, è stato ordinato presbitero nel 2012. Da allora oltre al servizio in varie Parrocchie ha svolto anche altri incarichi ecclesiastici, quali Delegato episcopale per l’Iniziazione cristiana degli adulti, Direttore dell’Ufficio diocesano per l’Annuncio e la catechesi, Incaricato per la Catechesi nell’ambito della Conferenza Episcopale Regionale del Lazio. 

Il Vescovo ha ringraziato don Patrizio Di Pinto che ha lasciato questo incarico a motivo del suo trasferimento come nuovo Parroco di Borgo Vodice, nel Comune di Sabaudia.

Quello del Vicario foraneo non è un incarico da intendersi concesso a titolo d’onore o per prestigio del sacerdote nominato. Come spiega il Diritto canonico o altre indicazioni, per esempio il Direttorio per il ministero pastorale dei Vescovi, «l’ufficio di Vicario foraneo riveste una notevole importanza pastorale, in quanto collaboratore stretto del Vescovo nella cura pastorale dei fedeli e sollecito “fratello maggiore” dei sacerdoti della forania, soprattutto se sono malati, o in situazioni difficili». In particolare, al Vicario foraneo spetta coordinare l’attività pastorale che le parrocchie realizzano in comune, vigilare affinché i sacerdoti vivano conformemente al loro stato e perché venga osservata la disciplina parrocchiale, soprattutto liturgica. 

Si può ben dire che il Vicario foraneo ha una funzione di “cerniera” tra le realtà parrocchiali e il Vescovo affinché quest’ultimo possa assicurare la sua sollecitudine pastorale verso le comunità parrocchiali. In questo senso vanno le riunioni periodiche tra Vicari foranei e lo stesso Vescovo, specie per trattare i problemi della diocesi. 

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