E contro la realizzazione dell'allevamento di cozze a Scauri scendono in campo le associazioni ambientaliste, che insieme al Comune di Minturno hanno organizzato per domenica mattina un incontro in cui si parlerà dell'impianto di mitilicoltura. Un progetto che sta facendo il suo corso e che, come emerso la settimana scorsa nel summit tenutosi in Regione, a Roma, ha già ottenuto tutti i pareri favorevoli. Per questo al centro dell'incontro c'è l'imminente occupazione dell'area di Monte d'Oro con un allevamento di cozze che si estenderà su una superficie di circa venti ettari. Da questo incontro partirà la nuova battaglia contro un progetto che ha già visto la dura presa di posizione dei cittadini (che in passato hanno firmato una petizione) e dell'Amministrazione, che, comunque si giocherà tutte le carte che ha a disposizione per impedire la realizzazione di un impianto che non è certo l'ideale per un centro a vocazione turistica. Le associazioni che sono scese in campo sono Legambiente, Italia Nostra, Lega Navale, alle quali si aggiunge il Parco Regionale e il Comune, che sarà rappresentato oltre che dal sindaco anche dall'assessore Daniele Sparagna. Interverranno il presidente del Parco Regionale Riviera di Ulisse, Davide Marchese, il presidente della sezione del golfo di Italia Nostra, Marcello Caliman, il presidente del circolo sud-pontino di Legambiente, Dino Zonfrillo, il presidente della sezione di Scauri della Lega Navale Italiana, Sergio Ianniello. Nel corso dell'incontro saranno gettate le basi per concertare le iniziative da adottare per impedire la realizzazione di un progetto che sembrava essere tramontato e che, invece, è tornato prepotentemente alla ribalta. L'obiettivo è quello di fare pressione sulla Regione Lazio per evitare che Scauri diventi la "capitale degli allevamenti di cozze". Un definizione che non piace ai cittadini e alle associazioni, decise, se fosse il caso, a rivolgersi anche alla magistratura.