Bollette dei rifiuti dall'importo medio di 350 euro a famiglia ed aumenti dello 0,11% sulle utenze domestiche e dello 0,38% su quelle non domestiche. Oscillerà tra questi valori la tassa comunale dei rifiuti Tari ieri discussa in commissione bilancio prima di approdare, con la relativa proposta di delibera, in consiglio comunale. La delibera con le tariffe 2018 è stata approvata con i sette favorevoli di Lbc e l'astensione di Zuliani e Adinolfi. "Avevamo sperato di portare il segno meno nelle tariffe – ha detto l'assessore al bilancio Giulio Capirci – e nella vecchia delibera c'erano registrate buone diminuzioni dell'1,8% nelle utenze domestiche e dell'1,53% in quelle non domestiche, poi abbiamo dovuto registrare la doccia fredda dell'aliquota provinciale notificata dagli uffici di via Costa e questa voce di costo da circa 500mila euro in più. Anche se stiamo approfondendo i loro dati, abbiamo deciso di inserirla in via cautelativa nella delibera per la Tari". Dunque in commissione è ritornata la questione della discordanza nei conteggi tra Comune e Provincia delle percentuali di differenziata del 2016. La Provincia aveva stabilito meno di tre settimane fa le fasce percentuali di raccolta differenziata a cui applicare l'aliquota tributaria decidendo che tutti i Comuni che alla data del 31/12/2016 erano sotto il 30% di differenziata avrebbero dovuto pagare il 5% di aliquota nel 2018 (contro il 3% precedente). Dunque chi ha differenziato meno paga più tasse ma se per via Costa la differenziata a Latina è scesa di poco sotto il 30% per l'amministrazione è stata invece calcolata al 30,5%, una differenza su cui l'assessore Lessio pochi giorni fa ha polemizzato promettendo verifiche immediate: "Qualcuno tra i due enti ha i dati sbagliati" – aveva detto l'assessore. In commissione però è stata Nicoletta Zuliani a rispondere alla domanda spontanea che nasce da questa divergenza non ancora chiarita dagli enti interessati: i dati, diversi da quelli del Comune di qualche frazione ma sufficiente a determinare i rincari, gli uffici di via Costa dove li hanno presi? Zuliani ha detto in commissione che i dati sono stati forniti alla Provincia dall'osservatorio provinciale dei rifiuti, una piattaforma facilmente consultabile da tutti su cui però i documenti con i quantitativi e le percentuali arrivano dai Comuni stessi. Proprio nel corso della commissione consultando la piattaforma è stato appurato che i dati di raccolta differenziata relativi a Latina per l'anno 2016 corrispondono al 29,34%. E anche dagli uffici provinciali arriva la stessa versione, ovvero che i dati all'osservatorio provinciale li fornisce il Comune di Latina e sono quelli che sono stati recepiti per notificare l'ammontare dell'aliquota. Nulla toglie che non si possa correre ai ripari se il Comune ha sbagliato, e con una semplice rettifica sui dati comunicati e si presume che la Provincia a quel punto possa celermente correggere il provvedimento. Resta il fatto che sembrerebbero due uffici dello stesso Comune (o lo stesso ufficio?) a non essere d'accordo tra loro e ad a avere dati divergenti (uno ha comunicato volumi di rifiuti che portano al 29,34% di differenziata, l'altro al 30,5%) e non due enti diversi, una vicenda che ieri ha creato imbarazzo anche in commissione bilancio e che sarà approfondita nei prossimi giorni.