"Provincia Capitale", trasmissione culturale di RaiTre in onda la domenica mattina, ha scelto la città di Latina per raccontare come cambia la provincia italiana. La puntata, condotta da Edoardo Camurri e registrata a fine gennaio scorso, andrà in onda domani, domenica 11 marzo, alle 10.20 su RaiTre. Le telecamere secondo lo stile del programma, attraverso alcuni espedienti narrativi come l'incontro con il visionario, con il giornalista locale e con alcune glorie locali, raccontano la città tra aneddoti, curiosità e una trama condotta sempre nell'alternanza tra ufficialità e ironia. Nel corso del programma cinque notizie degli ultimi trenta anni saranno raccontate attraverso le pagine di Latina Oggi. "La capitale del Novecento architettonico, delle zanzare "sfrattate", - si legge nel comunicato ufficiale di RaiTre - della bonifica e dell'arrivo dei coloni dal Veneto, della vita di Santa Maria Goretti, dell'epopea narrativa di Antonio Pennacchi e di un insospettabile lato pop. Tutto questo è Latina, la protagonista di "Provincia Capitale".

Ad accompagnare Camurri alla scoperta della città sarà lo scrittore Antonio Pennacchi che descrive Latina in tre parole chiave - bonifica, storia e mito – e fa da guida tra piazze e palazzi fino al canale Mussolini. Ma c'è anche lo storico Emilio Gentile, studioso del fascismo e allievo di De Felice, che si sofferma sul rapporto tra Mussolini e Littoria – Latina, la città del "fascismo di pietra". Protagonisti nelle riprese girate tra i giardini di Ninfa, il litorale, il centro della città e il museo Cambellotti, anche il cantautore Calcutta, lo scrittore Aurelio Picca e l'attore Antonio Rezza che ha da poco ricevuto il Leone d'Oro alla carriera alla Biennale di Venezia per il Teatro 2018, in chiusura il "Quiz stop" dedicato al lato pop di Latina, incarnato da Tiziano Ferro e Manuela Arcuri mentre  Chiara Panigutti, Emanuele Ingellis e Paolo Valente saranno invece i giudici di un momento caratteristico e giocoso della trasmissione, in questo caso la sfida tra novelli coloni che devono aggiudicarsi l'ultimo lotto di terra disponibile ai giardini pubblici.