«A noi non interessano le promesse, ma i fatti. Questa amministrazione ha a cuore l'abbattimento delle barriere architettoniche e già ci stiamo muovendo in questo senso. L'anno scorso abbiamo fatto un esperimento con uno stabilimento ad hoc sul lungomare, certamente da migliorare, e poi con le economie dei lavori in piazza abbatteremo le barriere presenti, la cui eliminazione non era stata prevista con il restyling». A parlare in questi termini ieri mattina è stato il sindaco di Sabaudia Giada Gervasi. «L'ordinanza va attuata - ha detto -, ma i quattro mesi previsti non sono un tempo facile. A ottobre 2017 abbiamo già iniziato a ragionare sul rinnovo del piano d'utilizzo degli arenili e c'è anche la problematica che molte passerelle insistono su proprietà private, per le quali stiamo pensando all'esproprio. Il nostro obiettivo è quello di garantire l'accessibilità del litorale e risolvere con i fatti questo problema». Già ieri il primo cittadino ha quindi inviato i rappresentanti dell'associazione "Luca Coscioni", dell'associazione "Beatrice", Fabrizio Ghiro e il tecnico Giorgio Libralato a prendere parte all'incontro previsto in Comune per parlare proprio di spiagge, aprendo poi al coinvolgimento degli stessi alla conferenza dei servizi già aperta sul piano d'utilizzo degli arenili. «La discriminazione - ha concluso Gervasi - è il rinnegare l'essere umano».